Inchiesta ‘Joy’s Seaside’: concluse le indagini, indagati salgono a 23
Sono 23 le persone indagate nell’ambito dell’operazione Joy's Seaside, eseguita lo scorso 25 marzo con 19 misure cautelari (QUI).
Questa mattina gli agenti del commissariato di Polizia di Gioia Tauro hanno notificato a tutti l’avviso di conclusione indagini preliminari emesso dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Reggio Calabria.
Dunque, ai primi 19 destinatari di misura cautelare si aggiungono altre quattro persone ricomprese nell’avviso di conclusione indagini.
L'operazione, le cui investigazioni erano state avviate nel 2017 e si erano concluse nel 2020, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Gaetano Paci e del sostituto Giulia Pantano, è stata condotta dalla sezione investigativa del Commissariato di Gioia Tauro e dalla squadra mobile della Questura reggina.
Le accuse mosse a vario titolo sono di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e cannabis sativa, detenzione illecita di armi e munizioni, danneggiamento mediante incendio, estorsione, furto aggravato e riciclaggio.
Nel corso delle attività investigative, sono stati monitorati il rione Marina e il lungomare di Gioia Tauro, e gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’organigramma della ‘ndrina De Maio-Brandimarte.
Per gli inquirenti, il personaggio chiave sarebbe stato il presunto boss dell’omonima ‘ndrina, Pasquale De Maio, 64enne, già gravato da diversi precedenti.