Pacenza presenta Ddl per cura e prevenzione del diabete
È stata avviata oggi la discussione concernente la proposta di legge regionale presentata, lo scorso 17 dicembre, dal presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, che reca “Disposizioni in attuazione della legge 16 marzo 1987, n. 115 relativa alla prevenzione e alla cura del diabete mellito”.
Il proponente ha relazionato sui contenuti del Ddl nel corso della seduta odierna svolta dalla terza Commissione (“Attività sociali, sanitarie, culturali, formative”), presieduta dall’onorevole Nazareno Salerno.
La Commissione ha trasmesso l’articolato al vaglio del Dipartimento Sanità che, adesso, avrà il compito di esaminare le disposizioni in esso contenute e valutarne, quindi, la conformità con le prescrizioni previste nel piano di rientro. La discussione sul progetto di legge si riaprirà il prossimo 6 aprile, data in cui è stata convocata la nuova seduta dell’organo consiliare competente.
Gli articoli proposti all’interno del Ddl sono in tutto 23 e vanno dall’organizzazione del modello assistenziale (con la creazione di una Commissione diabetologica regionale), all’individuazione dei livelli di intervento e dei servizi ospedalieri al paziente; dal coordinamento delle attività di diabetologia pediatrica provinciali, alla formazione dei Centri di diabetologia accreditati; dalla diffusione dell’educazione sanitaria al paziente all’attività continua di formazione e aggiornamento professionale del personale medico e paramedico; dall’attività di analisi e di monitoraggio del percorso assistenziale alla redazione di un apposito registro per la patologia. È inoltre previsto dal ddl regionale un sistema d’interfacciamento tra il servizio sanitario regionale e le azioni proposte dalle Associazioni di volontariato per diabetici.
“Si tratta di una proposta di legge – ha dichiarato l’onorevole Pacenza – che riordina il sistema regionale per la cura e la prevenzione del diabete, rivolgendosi, in prima istanza, al sostegno del malato. Il ddl fa leva sulla rete assistenziale già presente in Calabria. Attraverso le disposizioni in esso contenute, infatti, si procederà ad un vero e proprio riordino normativo. Tale azione risulterà a costo zero per le casse del bilancio regionale perché, nell’articolato, non è previsto alcun impegno di spesa a suo sostegno. Va inoltre sottolineato che le disposizioni contenute sempre nel ddl sono in piena sintonia con gli orientamenti già dettati dal Piano di rientro regionale dal debito sanitario. Il progetto di legge, del resto, è cosa necessaria. Andrà infatti a colmare un vulnus normativo che, in Calabria, dura da 23 anni. Da quando cioè fu licenziata dal parlamento italiano la legge numero 115 del 1987, al cui ultimo punto era previsto che le Regioni, entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore, prendessero atto delle disposizioni in essa contenute. Vorrei infine ricordare – conclude l’onorevole Pacenza - che in Calabria, rispetto alle altre regioni italiane, si registra uno dei più alti tassi d’incidenza per patologia diabetica di tipo 2: la media regionale si assesta infatti intorno al 6,5% della popolazione complessiva e riguarda 130mila cittadini”.