Allarme dati Istat su incidenza diabete, l’on. Salvatore Pacenza rilancia
“I dati Istat circa l’incidenza del diabete in Calabria indicano la necessità di velocizzare l’iter di riorganizzazione della rete già esistente all’interno del sistema sanitario per la cura di questa malattia, così come è nelle intenzioni del Dipartimento competente attraverso l’avvenuto insediamento della Commissione diabetologica regionale”.
Così il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, commentando i dati Istat relativi al 2010, diffusi in un incontro con la stampa al quale hanno preso parte Agostino Consoli, ordinario di Endocrinologia dell'Università di Chieti e Pescara; Roberto Pontremoli, professore di Nefrologia dell'Università di Genova; e Raffaele Scalpone, presidente nazionale dell'Associazione italiana per la difesa degli interessi dei diabetici (Aid).
“Durante un altro importante simposio medico-scientifico sul diabete organizzato sul finire del 2011 dall’Università degli studi “Magna Græcia” – prosegue l’onorevole Pacenza – ebbi già modo di sottolineare che la necessità di riorganizzare la rete diabetologica calabrese è oggi dettata dalle accresciute esigenze di una regione dove l'incidenza di questa malattia colpisce il 6,5% della popolazione complessiva. Basti pensare che nel 2008 il diabete mellito è stata la causa di 876 decessi e nel 2009 di ben 3.643 ricoveri ospedalieri. Pur tenendo presenti le limitazioni che impone il Piano di rientro in campo sanitario, vorrei ricordare che la Regione ha comunque trovato una via per affrontare quella che può essere definita una vera e propria pandemia. Alla Commissione diabetologica regionale, infatti, è stato assegnato il compito di rivisitare gli assetti organizzativi per migliorare e rendere più efficienti i servizi già in essere. Ecco perché fanno parte della suddetta Commissione i direttori delle strutture complesse diabetologiche calabresi, un delegato regionale delle società scientifiche del settore, un portatore d’interesse degli utenti e un funzionario dell’assessorato regionale alla Salute. Gli obiettivi di questa attività sono molteplici e a tutti costo zero vanno verso il miglioramento della comunicazione tra le persone col diabete e gli operatori della sanità; la promozione di un maggiore interfacciamento e la creazione di un più efficace coordinamento tra gli operatori stessi del settore; l’esecuzione di un’effettiva gestione del sistema organizzativo; la riduzione delle barriere frapposte ad un trattamento efficace della malattia e la cura psicologica delle persone affette da diabete. È anche attraverso una rete organizzativa efficiente e strutturata sul territorio che si può curare questa malattia. Pur esistendo in campo diabetologico già alte professionalità che fino ad oggi hanno assicurato un adeguato servizio per la prevenzione, la diagnostica e la terapeutica, l’accresciuta incidenza di questa malattia impone adesso una riorganizzazione della rete calabrese”.