La mobilitazione Coldiretti sull’agrumicoltura: parte la petizione popolare
“Fermarsi? Mai! Da Rosarno siamo partiti con lo slogans “Non lasciamo sola Rosarno..coltiviamo gli stessi interessi”– esordisce Pietro Molinaro presidente regionale di Coldiretti Calabria -perché territorio scelto come paradigma dei problemi irrisolti della nostra regione e dell’Italia in tema di accoglienza, integrazione e competitività del settore agricolo ed agroalimentare”.. La mobilitazione della Coldiretti Calabria sui problemi irrisolti dell’agrumicoltura calabrese, con i frutti che continuano a rimanere sugli alberi creando sacche di disagio sociale ed economico nella regione - dove stima la Coldiretti si possono perdere tra produzione ed indotto 8mila posti di lavoro e 10mila ettari di agrumeti - si arricchisce di una nuova tipologia di impegno: parte a spron battuto in tutta la regione –annuncia Molinaro - la petizione popolare che coinvolgerà cittadini consumatori, imprenditori agricoli ed agroalimentari per chiedere a livello nazionale l’approvazione della Proposta di legge n. 441/2011 “Norme in materia di bevande analcoliche alla frutta, nonché di etichettatura, promozione e salvaguardia dei prodotti italiani” che, presentata alla camera dall’on.le Nicodemo Oliverio, modifica la Legge 286/1961 che come denunciato dalla Coldiretti Calabria da la possibilità alle multinazionali dell’aranciata di utilizzare nelle bibite solo il 12% di succo naturale con la conseguenza che solo 3 centesimi di €uro è il valore del succo nelle aranciate ed ancora l’emanazione dei Decreti attuativi della legge n.4/2011 che impone l’etichetta dell’indicazione di origine del succo utilizzato nelle bevande e nei succhi di frutta a tutela del “Prodotto in Italia”. Ci aspettiamo –auspica Molinaro - che tutti i parlamentari calabresi di ogni appartenenza politica sostengano la proposta di legge sarebbe un grande segnale per l’intera Calabria. Nello stesso momento nel quale Molinaro annuncia e spiega l’iniziativa, in Sicilia – da dove tra l’altro proviene il nuovo Ministro delle Politiche Agricole -che insieme alla Calabria rappresenta i 2/3 della produzione i nazionale di agrumi, si sta svolgendo una analoga iniziativa. In un rapporto sinergico –chiosa Molinaro –coltiviamo gli stessi interessi con la regione cugina: idealmente un ponte di agrumi che unisce le due regioni. Ma la Coldiretti chiede con la petizione, anche una serie di misure a livello regionali tra le quali spicca la richiesta della predisposizione di un piano agrumicolo prevedendo nel PSR priorità per la riconversione produttiva e varietale, la revisione dei premi per le misure agro ambientali e compensative, l’attivazione dei Fondi FAS, l’esecutività della legge regionale per il consumo dei prodotti agricoli regionali, fondi di garanzia per l’accesso al credito di gestione ed in conto conferimento; ma anche potenziamento dell’Ufficio Fitosanitario regionale nel porto di Gioia Tauro e servizi di assistenza tecnica della divulgazione. Un pacchetto completo e organico che già ha avuto il consenso di tante Amministrazioni comunali che hanno adottato apposite delibere-sottolinea Molinaro –nonche di una mozione specifica presentata .dal consigliere regionale on. Imbalzano. A dare man forte alla coldiretti Calabria associazioni dei consumatori, sociali, di promozione, presenti alla conferenza tra i quali Romolo Piscioneri Adiconsum Cisl, Nicodemo Martino Presidente delle Pro-Loco calabresi e Piera D’Astoli per Acli-Terra che sono impegnate nella raccolta delle firme. Ma tra sabato e domenica diverse in diverse Piazze calabresi, nei gazebo della coldiretti ci sarà la raccolta firme con la distribuzione di una sana spremuta di arance.
Le prime piazze dove si raccoglieranno le firme
- sabato 26 a Reggio Calabria Piazza Italia dalle ore 9.30 alle ore 20.00;
- domenica 27 a Rosarno Piazza Valarioti dalle ore 9.30 alle ore 20.00;
- domenica 27 a Locri Piazza dei Martiri dalle ore 9.30 alle ore 20.00.