Operazione Freccia Bianca. Lo spaccio a Villa era cosa loro, 26 indagati
Gli agenti del commissariato di Villa San Giovanni hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso lo scorso 11 giugno dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di 26 persone a cui si contestano, a vario titolo, l’associazione ai fini di spaccio di stupefacenti, ma anche la detenzione illecita di droga sempre ai fini dello spaccio, così come la detenzione e porto abusivo d’armi, anche da guerra), il furto, la ricettazione, il riciclaggio, l’estorsione ai danni di un imprenditore della ristorazione e l’incendio di alcune auto: il tutto avvalendosi dell’appartenenza a cosche locali di ‘ndrangheta.
Le indagini, che si sono avvalse di una intensa attività di intercettazione telefonica, ambientale e video, fanno ritenere agli investigatori della Polizia di Stato di aver individuato tre presone considerate il “punto di convergenza” dello spaccio della cocaina e della cannabis a Villa San Giovanni.
L'operazione, chiamata in codice "Freccia Bianca", diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri e coordinata dall’Aggiunto Giuseppe Lombardo e dal Sostituto Sara Amerio della Dda, avrebbe consentito di trovere un riscontro concreto alle tesi investigative nelle diverse perquisizioni svolte dagli agenti dello stesso Commissariato cittadino.