Rinnovo Ara, Copagri: “Puntare sul futuro della zootecnica”
“Accettiamo la sfida lanciata da Coldiretti e chiediamo un tavolo di discussione che parti dall’Ara e attraversa l’intero settore zootecnico”. È quanto affermano in una nota il presidente regionale di Copagri, Francesco Macrì, ed il vicario e responsabile dell’organizzazione, Francesco Barretta, in vita del rinnovo degli organi dell’Associazione Regionale Allevatori della Calabria che si svolgerà nel prossimo autunno.
“Oggi più che mai la partita per l’Ara Calabria si deciderà sulla capacita di saper affrontare ed interpretare le prossime sfide della zootecnia calabrese, investendo in ricerca, nuove tecnologie ed innovazione per contribuire a dare soluzioni concrete ai soci e saper fornire risposte efficaci ed efficienti alle nuove esigenze a cui è chiamato il settore” affermano gli esponenti di Copagri, che indicano i loro punti chiave in “benessere animale, sicurezza e salubrità alimentare”.
“Non è più tempo di polemiche e di conflitti sterili, che in questi anni hanno indebolito ed arrecato danni a tutto il sistema allevatoriale. Oggi è necessaria una nuova governance per costruire un percorso condiviso e lungimirante in grado di cogliere la sfida del Green Deal ed affrontare la transizione verde per costruire la zootecnia futura” affermano ancora, dicendosi pronti a dialogare “solo con chi metterà al centro le questioni del mondo allevatoriale per fare grande un’Associazione Regionale Allevatori in grado di cogliere le sfide future, abbiamo bisogno di Allevatori Responsabili, per una zootecnia sostenibile”.
“Vogliamo liste aperte a tutti i produttori zootecnici che cercano il cambiamento senza sigle o bandiere di qualsiasi colore. Non siamo interessati a poltrone, o a mantenimento di posizioni di rendita. Dobbiamo lavorare per garantire un reddito certo agli allevatori ed essere protagonisti attivi lungo la filiera” concludono Macrì e Barretta. “In questi mesi avremo modo attraverso incontri territoriali di discutere e di confrontarci con i nostri soci sul nuovo modello di zootecnia Calabrese partendo appunto dai veri protagonisti: gli allevatori”.