Da truffato a imputato: noto imprenditore reggino assolto dal Tribunale di Treviso
È stato assolto per non aver commesso il fatto un noto imprenditore reggino. L’uomo, titolare di un’attività nel settore auto a Reggio Calabria, era stato accusato di aver truffato una compagnia di assicurazioni con un altro uomo, inoltrando richieste di risarcimento danni per un sinistro automobilistico mai verificatosi.
L’imprenditore, dopo l’avviso di conclusione indagini si è sottoposto a interrogatorio, producendo documentazione utile alla ricostruzione del reale degli avvenimenti.
Decisiva la consulenza tecnica del grafologo forense Vincenzo Comi e, ancor di più, l’esame del consulente che davanti al Tribunale di Treviso ha offerto una puntuale e convincente dimostrazione scientifica del fatto che le firme apposte non potessero essere riconducibili alla mano dell’imputato.
L’ulteriore prova documentale messa negli atti dagli avvocati Sergio Laganà e Giuseppe Zampaglione e le testimonianze della difesa hanno rivelato quello che i legali chiamano “inconsistenza degli addebiti mossi”.
Così dopo anni l’imprenditore è stato assolto.