Rifiuti, la Regione accusa di negligenza l’Ato di Cosenza: parte la diffida
“A seguito della chiusura delle due discariche a servizio dell’Ato Cosenza si è verificata una situazione di emergenza sanitaria poiché la stessa non provvedeva al ritiro dei rifiuti prodotti e raccolti dai comuni per mancanza di spazi in discarica”.
Una condizione che è oramai ben nota a molti calabresi quella messa nero su bianco nella diffida presentata dal Dipartimento Tutela Ambiente della Regione Calabria nei confronti dell’Ato di Cosenza.
I massimi vertici regionali accusano, in sostanza, di negligenza l’Ato in quanto non starebbe sfruttando i volumi per i conferimenti messi a disposizione: 450 tonnellate nella discarica di Crotone, 100 nella discarica di Lamezia Terme ed altre 100 in impianti extra-regionali, per un conferimento di rifiuti quotidiano di 650 tonnellate.
Inoltre, pur non conferendo i rifiuti nelle discariche di altre provincie, l’Ato avrebbe interrotto “i conferimenti nelle due discariche dell’ambito sono al momento interrotti per sua negligenza delt’Ato di Cosenza nell’attuare tutte quelle attività che sarebbero state necessarie per garantire la continuità”.
Tale inottemperanza avrebbe contribuito a generare l’emergenza rifiuti oramai evidente in tutto il territorio. L’ultimo caso, in ordine cronologico, è quello di Scalea, dove poche ora fa il sindaco ha pubblicamente chiesto l’aiuto dell’esercito (LEGGI) per liberare le strade dai rifiuti.