Visita di Gentile al palazzo comunale di Cassano, Papasso risponde a Salvo
“Cassano allo Ionio, al pari di tutti gli altri Comuni d’Italia, è un comune laico, autonomo e indipendente rispetto ad ogni condizionamento ideologico, che ha l’obbligo di guardare a tutti i cittadini, al di là del loro credo politico o religioso”.
Con queste parole il sindaco Gianni Papasso ha risposto a Carlo Salvo del “Movimento per la Vita” di Corigliano-Rossano che si era scagliato contro l’amministrazione comunale “rea” di aver ospitato Marco Gentile, co-presidente dell’Associazione “Luca Coscioni” e membro del Comitato Promotore del Referendum Eutanasia Legale e di aver presenziato, insieme ad una rappresentanza della Polizia Locale, al banchetto per la raccolta delle firme per la presentazione del referendum per l’eutanasia legale, organizzato a Marina di Sibari. (LEGGI)
Papasso scrive poi di volersi impegnare per “garantire il giusto equilibrio, presenziando, fino ad oggi, ad ogni manifestazione promossa dal Movimento per la Vita di Cassano All’Ionio, accogliendone molte istanze e promuovendo alcune iniziative”.
Papasso scrive poi di non aver mancato di “rispetto nei confronti della Diocesi di Cassano”, dal momento che “i rapporti tra Comune e Diocesi, tra il sindaco e il vescovo, Francesco Savino, sono stati sempre improntati sulla reciproca stima e sulla sinergica collaborazione, pur nel pieno rispetto della diversità dei ruoli che ciascuno ricopre”.
Apre poi una breve parentesi sulla presenza al banchetto per la raccolta delle firme della Polizia Locale, precisando che “essa è sempre presente, per loro dovere, in ogni iniziativa che si svolge negli spazi pubblici del territorio comunale, anche a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
“Ci tengo a precisare che non c’è stata manifestazione o evento religioso al quale non ho partecipato vestito in forma ufficiale (Fascia), in rappresentanza dell’intera collettività. Giova ricordare che il principio di laicità del Comune non è mai stato violato, considerato che, in occasione dei due Referendum, la popolazione si è espressa in favore del divorzio e dell’aborto”.