Mare Sicuro, relazione sul presidio appena concluso ad Isola Capo Rizzuto

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“Sicuramente è stata un’esperienza molto interessante è stata la prima volta nella storia che il nostro comune ha avuto un presidio fisso e questo esperimento è ben riuscito, abbiamo riscontato anche una maggiore percezione di sicurezza di bagnanti e commercianti e questo ci da l’input a ripetere il servizio ed allungarlo ulteriormente per la prossima stagione”. Questo il parere della prima cittadina Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, nel commentare l’operato del primo presidio di Capitaneria di Porto nella frazione di Le Castella.

Il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, ha trovato la sinergia tra Capitaneria ed Area Marina Protetta, portanto il Comune a dotarsi di apposito presidio per la stagione estiva appena trascorsa. Presidio che ha permesso di operare in mare ma anche sulla terraferma, con controlli mirati rivolti in particolar modo ai lidi balneari.

“L’esperimento, attuato per la prima volta nel comune di Isola, è perfettamente riuscito, sia per il nostro lavoro sia per il gradimento dell’amministrazione e dell’opinione pubblica” ha dichiarato il capitano Vincenzo Aloi, presente alla relazione voluta dalla sindaca. “Abbiamo avuto la possibilità d’intervenire immediatamente in un luogo ad alto tasso turistico e che necessitava di una postazione fissa. Siamo certi che l’anno prossimo ripeteremo l’esperienza e cercheremo di allungare il periodo”.

Complessivamente, sono stati elevati 45 verbali per un totale di oltre 47 mila euro di sanzioni: buona parte di questi ha riguardato la navigazione con moto d’acqua senza patente, in orari non consentiti o in luoghi pericolosi come il sottocosta. Le infrazioni comprendenti le moto d’acqua ammontano all’80% del totale: le restanti riguardano la pesca sportiva non autorizzata, la sosta in porto senza autorizzazione, noleggio abusivo di natanti e circolazione degli stessi senza copertura assicurativa.

“Con la presenza della Capitaneria di Porto sul territorio abbiamo riscontrato un netto aumento di richieste di autorizzazioni di pesca sportiva, ormeggio e snorkeling, al contempo c’è stata una diminuzione degli illeciti perché già la presenza è un detterrente di non poco conto” dichiara il rappresentante dell’Area Marina Protetta, Guglielmo Liò. “Noi ci siamo messi completa disposizione della Guardia Costiera, abbiamo lavorato spesso in sintonia ed è stata una grande esperienza che ci ha fatto crescere”.