Chiusura del pronto soccorso di Gioia Tauro: il rammarico dell’autorità portuale
Esprime “grande rammarico per la chiusura del Pronto soccorso del presidio ospedaliero di Gioia Tauro” l’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno Meridionale e Jonio. Una “ferma preoccupazione” in merito alla decisione dell’Asp di Reggio Calabria di “sospendere dell’attività di soccorso che, fino ad oggi, ha offerto un servizio di quotidiana importanza per il territorio e, in particolare, punto di riferimento per gli oltre mille lavoratori del porto di Gioia Tauro”.
“Nonostante all’interno dell’area portuale sia presente un punto di soccorso, che risponde alle esigenze di primario intervento, non è dotato di mezzi e strutture per offrire il servizio di pronto soccorso ospedaliero” spiega l’ente guidato da Andrea Agostinelli. “ Risulta, quindi, incomprensibile come si possa decidere di privare i lavoratori del porto di transhipment più importante di Italia, dove naturalmente possono verificarsi incidenti di diversa gravità, di un servizio ritenuto di essenziale importanza, costringendoli a dover raggiungere il presidio ospedaliero di Polistena”.
“Nell’evidenziare rammarico per l’odierna sospensione del servizio, l’Ente ricorda altresì la recente decisione di chiudere il punto di Polizia Frontaliera all’interno del porto di Gioia Tauro” conclude la nota. “Si tratta di decisioni che, una dopo l’altra, mettono in discussione la presenza dello Stato sul territorio, soprattutto in un’area dove è fondamentale dare risposte per garantire quotidiani servizi essenziali, da cui non si può prescindere”.