Chiusura pronto soccorso Gioia, Cisl: “Danno alla comunità”
“La chiusura temporanea del punto di primo intervento di Gioia Tauro è un danno alla comunità e certifica l’ennesima dimostrazione di quanto sia fragile il sistema territoriale sanitario. L’Asp ha disposto la sospensione dell’attività del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Gioia Tauro, a causa dell'impossibilita di organizzare il turno di servizio per la totale assenza di medici presso l'Unità Operativa Pronto Soccorso Giovanni XXIII di Gioia Tauro. In un territorio come quello della Piana di Gioia Tauro è un fatto allarmante che aggiunge disagi ai tanti disservizi e criticità di cui soffre la sanità reggina”.
È quanto scrivono Rosy Perrone, Vincenzo Sera e Giovanni Calogero, rispettivamente segretaria generale Cisl Reggio Calabria, segretario generale Cisl Fp e segretario generale Cisl medici, che temono ripercussioni sulle altre strutture: “ogni chiusura che avviene sul territorio dell'Asp, aumenta il carico alle altre unità di pronto soccorso, specialmente Polistena e, appunto, Locri creando danno su danno ed allungando i tempi d'intervento, ben sapendo che nell'emergenza i minuti sono preziosi e determinanti”.
Per questo lanciano l’appello ad avviare “un piano straordinario di assunzioni che possa alleggerire il carico di lavoro e il rispettivo congestionamento del servizio ospedaliero e dell’attività strategiche come possono essere quelle di pronto soccorso”.
E chiedono di “rafforzare la rete dei servizi territoriali, per non rendere periferico anche il sacrosanto diritto all’assistenza sanitaria”.