“La locride non abbassa la testa”, musica e proteste a Caulonia
Manifestazione del comprensorio jonico reggino contro quanti cercano di cancellare la questione meridionale dall'agenda nazionale o pensano -nello specifico- che la questione locride possa essere considerata solo in termini di criminalità.
“La Locride non abbassa la testa”, all’insegna di questo slogan si è tenuta stamane a Caulonia una giornata di mobilitazione generale indetta da quel Comune con la partecipazione di molti sindaci del comprensorio, della Provincia di Reggio Calabria, delle Federazioni provinciali di Cgil-Cisl-Uil, della Coldiretti regionale, delle associazioni della Locride e del settimanale locale La Riviera.
In Piazza Bottari si e' iniziato con i concerti: degli Scialaruga e di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea del Taranproject, per proseguire poi con gli interventi programmati. Unanime il disappunto contro i tagli indiscriminati ai bilanci comunali, ai servizi essenziali ed alle spese sociali; contro un risanamento del bilancio della sanità che gravi anche sulle spalle delle fasce più deboli. Chiesti -invece- un piano straordinario per l'agricoltura ed un provvedimento sulle terre incolte che tenga conto anche degli immigrati. Un piano dei trasporti e delle infrastrutture che non penalizzi la locride; una politica di solidarietà e di tutela delle fasce deboli della popolazione; un progetto d'urto per l'occupazione dei giovani e di quanti hanno perso un lavoro.
Il sindaco di Caulonia, Ilario Ammendolia, principale animatore della manifestazione, è stato molto critico con la politica nazionale, di destra e di sinistra, che -ha detto- oggi “offre spettacoli indecenti”. La locride, secondo Ammendolia, dev’essere unita e dimostrare che la politica può essere considerata servizio, una spinta che viene dal basso.