Furbetti del reddito di cittadinanza, metà migranti della tendopoli aveva presentato domanda
Sono 500 le persone denunciate e 2,5 i milioni di euro recuperati a seguito dei controlli dell’Arma calabrese sulle richieste del reddito di cittadinanza.
In tre anni della misura a sostegno delle famiglie in difficoltà, i carabinieri hanno scoperto diverse modalità per ottenere beneficio: dalla simulazione di gravidanza, all’attestazione di residenza in ruderi inesistenti o addirittura dell’esistenza di una famiglia fittizia, fino al tentativo da parte di esponenti della criminalità organizzata di lucrare sulle risorse in tema di incentivazione dell’occupazione.
I militari hanno effettuato diverse attività, come l’analisi dei documenti sulle istanze presentate, integrate dai riscontri sul territorio.
Un caso particolare è stato scoperto a San Ferdinando, dove diverse domande sono state presentate da persone senza residenza in Italia da almeno dieci anni, di cui due in maniera continuativa.
Le indagini espletate in questa direzione hanno così consentito di acclarare come circa la metà dei migranti domiciliati nella tendopoli avesse presentato domanda per la speciale elargizione.