Lsu-Lpu, Usb scende in piazza: “Basta giocare sulla loro pelle”
“Nonostante i vari impegni presi dai parlamentari calabresi, soprattutto tesi a equiparare la figura degli Lpu a quella degli Lsu, ad oggi nella bozza della legge di stabilità non c'è nulla di concreto”. È quanto denuncia in una nota l’Unione Sindacale di Base, che annuncia una nuova mobilitazione per il prossimo 26 novembre davanti alla cittadella regionale, a sostegno degli ex Lsu-Lpu.
“L’Usb è fortemente preoccupata per il silenzio assordante in cui versa la situazione degli ex Lsu-Lpu impiegati nei comuni calabresi e che chiedono solo di poter lavorare dignitosamente” continia la nota. “Tutto ciò non è accettabile”.
“Non si può lavorare per vent’anni con un sussidio in luogo del salario e tremare ad ogni 31 dicembre in attesa del rinnovo della convenzione. Non si può essere stabilizzati con un salario inferiore persino al reddito di cittadinanza. Non ci si può avvicinare alla pensione con la prospettiva di prendere quella sociale dopo aver lavorato tutta una vita” spiegano ancora dal sindacato. Da qui la decisione della mobilitazione: “Chiediamo a tutti i parlamentari, a tutti i consiglieri regionali e a tutti i sindaci della Calabria di partecipare a questa iniziativa insieme ai lavoratori, per riuscire finalmente a dare una condizione lavorativa degna di questo nome”.