Pacenza (Pdl) sulla certificazione del debito sanitario al tavolo Massicci
“È il governo del fare quello messo in campo dal presidente Scopelliti. In soli sei mesi di commissariamento della Sanità calabrese, infatti, il governatore, non solo ha certificato il debito del settore in regione che è di un 1,45 miliardi di euro; ma ha anche ottenuto un risparmio di oltre 80 milioni di euro sulle previsioni del disavanzo per il 2010 e si propone di mantenere un trend di riduzione del debito di circa 60 milioni di euro fino al 2012. Così, la sanità calabrese, volta pagina”. Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, plaude ai dati presentati quest’oggi all'Università della Calabria dal commissario ad acta della Sanità, Giuseppe Scopelliti, incontro dal tema “Dal bilancio orale alla certificazione dei dati in materia di sanità”. “Ciò che mi preme più sottolineare di questa azione di ripiano del debito – prosegue l’onorevole Salvatore Pacenza – è che entro il 2012 verrà allentata la pressione tributaria nei confronti dei cittadini per circa 60 milioni di euro. Si tratta di risorse che il presidente Scopelliti ha detto di voler investire, oltre che nella sanità stessa, anche nelle politiche sociali, nell’occupazione giovanile e nel sistema universitario. Ma per arrivare a questo bisogna tenere duro ancora per un altro anno e mezzo. Dopo di ché, i cittadini calabresi potranno godere dei benefici apportati, da questa "dieta" attuata dal governatore Scopelliti, sui bilanci della Regione. Questo piano di rientro, va detto, sta sottraendo risorse a chi, in questi anni, si è arricchito sulle spalle dei calabresi. Da sei mesi a questa parte, però, c’è state un’inversione di tendenza su queste cattive prassi registrate nel settore sanità. Basti pensare, infatti, che l’anno passato sono stati 53 i milioni di euro risparmiati sulle prestazioni con i privati e oltre 20 i milioni recuperati sulle forniture farmaceutiche. È da qualche mese ormai che la Calabria si presenta al tavolo Massicci non più come la regione fardello d’Italia – conclude l’onorevole Pacenza - ma come una regione che può dettare l’esempio. L’auspicio è che si prosegua in questo senso, magari registrando nella seconda fase anche l’aiuto dell’opposizione per appoggiare questa svolta epocale nel settore Sanità in Calabria”.