Lamezia: sprechi in città, arriva “Striscia la notizia”
“Lo spreco a Lamezia è di casa” così si intitolava il servizio, presentato giorno 4 aprile da “100% Brumotti”, l’inviato speciale del famoso Tg satirico “Striscia la notizia” che, ha fatto tappa nella città della piana ed ha smascherato l’ennesimo spreco di danaro pubblico. – Lo comunicano attraverso una nota stampa il segretario de La Destra, Domenico Furgiuele e il dirigente cittadino de La Destra, Francesco Materazzo - Questa volta – scrivono - ad andarci di mezzo la classe politica Lametina, umiliata pubblicamente da un video particolarmente inappellabile, e che cozza nettamente con la realtà descritta in altre occasioni da trasmissioni più “ diplomaticamente corrette ”(vedi Tg2 Dossier) nei confronti dei nostri attuali amministratori.
Le palazzine “incompiute di Savutano” e lo stadio “Carlei”, esempi tangibili di “buon governo” e della “dedizione” dei nostri politici nei confronti della loro Città. Il servizio trasmesso su circuito nazionale, in una trasmissione che registra continuamente picchi massimi di gradimento, è andato in onda in concomitanza del consiglio comunale dedicato alla questione Rom. Circostanza, questa, descrivibile in modo altrettanto “tragicomico”, se si considera che dalla stessa ne è nata un’altra ”incompiuta”. Proprio un nulla di fatto, il tentativo sgangherato di prendere tempo su di una vicenda per la quale si sono sprecati anni e tanti denari pubblici, il tentativo disperato di coinvolgere un governo Nazionale che non centra nulla, considerando che di cittadini Lametini si parla.
Così abbiamo assistito – si legge infine nella nota - alla sfilata inconcludente dei soliti onorevoli, delle solite autorità e a quella lamentosa e strumentale dei “poveri” Rom, che con il loro corredo di buone intenzioni e di severi rimproveri nei riguardi degli altri cittadini Lametini, quelli che pagano le tasse, hanno dichiarato, che “continueranno a rubare per colpa degli altri”, un’affermazione gravissima alla quale i nostri consiglieri comunali, da “buoni governanti”, hanno reputato di rispondere con uno scrosciante applauso.