Calabria. Occhiuto: “Pronti ad aggiornare piano operativo sanità fino al 2026”
”Aggiornamento del piano operativo 2022/2023, andando anche oltre questo biennio, e allineandolo al Pnrr, fino dunque al 2026”, sono le parole del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha partecipato al tavolo Adduce.
E non solo, visto che Occhiuto ha chiesto “all’esecutivo uno scatto in avanti. In questi anni ci sono stati ritardi anche nella trasmissione dei dati contabili e di quelli relativi ai livelli essenziali di assistenza”.
Ha assicurato di voler agire per “recuperare il terreno perduto e per far in modo di evitare penalità in termini di minori trasferimenti, legati ai Lea e al risultato economico per gli anni 2018/2019”.
“Dal Tavolo Adduce, sono emerse le ormai arcinote criticità strutturali della sanità in Calabria. In 12 anni i commissari mandati di volta in volta, senza un reale supporto da parte del governo, non hanno risolto alcun problema: lo ha detto la Corte Costituzionale, lo ha ripetuto venerdì scorso la Corte dei Conti. La situazione è estremamente complicata, i bilanci di quasi tutte le aziende sanitarie e ospedaliere non sono stati addirittura neanche approvati negli ultimi anni. Altri mancano del tutto”, ha proseguito Occhiuto.
“Nella relazione che la Regione Calabria ha illustrato ai tecnici del Mef, è stato evidenziato come, ancora oggi, manca il Piano Covid, manca il Piano della prevenzione, manca il Programma Operativo, con l’esercizio che inizia tra 17 giorni (e per le annualità successive), mancano gli Atti Aziendali approvati, manca la correlata dotazione organica agli atti aziendali, mancano - tra le altre cose - gli inventari delle attrezzature sanitarie e i piani degli investimenti, mancano gli inventari dei beni immobili e la loro situazione attuale”.
“In questi anni di pandemia, inoltre, le risorse stanziate per il Covid sono state spese poco e male, e molti fondi sono rimasti inutilizzati, con le assunzioni al palo e le strutture ospedaliere non adeguate ad uno scenario pandemico”, ha detto il presidente che ha poi continuato affermando di non voler cercare alibi “ma è chiaro che il governo - che di fatto ha governato questo settore in Calabria negli ultimi 12 anni - non può far finta di nulla, ma dovrà partecipare, supportandoci operativamente, al riscatto del nostro territorio”.