Le stelle di Natale dell’Ail nelle aiuole del carcere di Catanzaro
La solidarietà non deve conoscere confini: neanche quelli segnati dalle sbarre di un carcere. Con questo spirito continua la tradizione dell’iniziativa “Adotta un’aiuola”, presso l’istituto penitenziario Ugo Caridi di Catanzaro.
“Da anni ormai l’associazione Universo Minori presieduta da Rita Tulelli, sempre attenta e promotrice di iniziative in particolare a favore dei figli di genitori detenuti, simbolicamente dona al nostro istituto le stelle di Natale dell’Ail” spiega la direttrice del carcere Angela Paravati, che ringrazia per il sostegno anche Ornella Nucci, presidente della sezione cosentina dell’ associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma.
Le piantine abbelliranno le aiuole del carcere di Catanzaro ancora una volta, diffondendo l’idea di prossimità sociale. L’iniziativa da decenni è diffusa in tutta Italia, ma risale a quando nel 1989 a Reggio Calabria furono vendute le prime 500 Stelle di Natale per acquistare dei macchinari necessari all’ematologia locale. Un’idea divenuta nel tempo una tradizione nazionale, con origini calabresi.
Se lo scorso anno, in piena emergenza epidemiologica da Covid 19, il gesto aveva assunto anche il ruolo di ricordare “quella normalità”, fatta anche di iniziative solidali a favore di altri malati, quest’anno, in un periodo in cui i problemi sanitari persistono, ma con una consapevolezza maggiore su come affrontarli, le piantine dell’Ail assumono nel carcere di Catanzaro un intenso significato di speranza.
La Casa Circondariale, intesa come servizio sociale promotore di percorsi rieducativi, l’associazione Universo Minori e l’Ail sono tre realtà a tutela di soggetti fragili: detenuti, bambini e malati. Nell’ambito del trattamento rieducativo, è fondamentale per i ristretti acquisire la consapevolezza dell’importanza di essere vicini a chi sta male, a chi è più debole. E vedere una stella di Natale dell’Ail nell’aiuola del carcere può aiutare a ricordare che spesso soffre anche chi sta fuori.