Atti persecutori, 35enne rossanese torna in libertà
Torna in libertà dopo cinque mesi ai domiciliari un 35enne rossanese accusato di atti persecutori. I giudici del Tribunale di Castrovillari hanno infatti accolto la tesi del suo legale, Raffaele Meles.
Nel 2020, la persona offesa ha denunciato di essere perseguitato dal 35enne. Ha infatti allegato i video degli inseguimenti e dei danneggiamenti subiti: i filmati immortalavano l'imputato mentre danneggiava l’autovettura del querelante.
Nel corso di diversi mesi, il 35enne avrebbe costantemente inseguito e minacciato la vittima fino a provocargli uno stato di ansia e di timore che gli ha impedito addirittura di uscire di casa se non in compagnia di parenti o amici.
A seguito della denuncia, è stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa; prescrizione non rispettata dall’uomo, che ha continuato a molestare la sua vittima.
Da qui l’aggravamento della misura stabilito dal Tribunale, che ha disposto il divieto di dimora nel comune di Corigliano Rossano.
A luglio, poi, il 35enne è stato sorpreso dalle forze dell’ordine in un locale dell’area urbana di Rossano, al cui interno c’era anche la persona offesa. In quella occasione, avendo violato le prescrizioni imposte dalla misura, per lui sono scattati i domiciliari.
Su istanza della difesa, l’uomo ha ottenuto l’autorizzazione a recarsi al lavoro mentre nei giorni scorsi, in totale accoglimento della richiesta avanzata da Meles, il Tribunale di Castrovillari ha rimesso in libertà il 35enne, revocando i domiciliari e disponendo nei suoi confronti il divieto di avvicinarsi alla persona offesa e ai luoghi da questa frequentati. Il processo a carico dell’uomo è stato aggiornato a gennaio prossimo.