Finisce a Pordenone la tournée del Teatrop di Lamezia
Successo per la tournée in tutta Italia del Teatro P. Si sono chiusi in Friuli Venezia Giulia gli spettacoli della compagnia di Lamezia Terme che, ospitati in numerosi cartelloni nazionali in più di dieci regioni italiane nel corso del 2021, hanno permesso agli attori di stupire ed emozionare gli spettatori di tutta Italia.
Pordenone è stata l’ultima tappa di un lungo percorso nazionale per il nuovo lavoro “C’era una volta… il kamishibai”, omaggio all’antica arte giapponese dei cantastorie che incantavano le folle spostandosi da un paese all’altro.
Pierpaolo Bonaccurso, direttore artistico del Teatrop, si dichiara soddisfatto del lavoro svolto in questi lunghi mesi di rappresentazioni itineranti, iniziate la primavera scorsa non appena le disposizioni ministeriali di contrasto al Covid lo hanno consentito.
La tournée nazionale rappresenta un importantissimo traguardo, dopo la pausa forzata del 2020, e dopo quasi cinquant’anni di attività del Teatrop: quasi mezzo secolo di vita per una compagnia nata a Lamezia grazie allo spirito pionieristico e alla visione lungimirante di un gruppo di giovani che a metà degli anni Settanta portò nel cuore della Calabria il teatro d’avanguardia.
“C’era una volta… il kamishibai – aggiunge Greta Belometti che insieme a Giuseppe Ferrise ha portato in scena lo spettacolo – include più linguaggi narrativi. La tecnica del kamishibai si intreccia con quella dei cantastorie e della sand art, offrendo al pubblico di grandi e piccini la possibilità di riscoprire l’importanza della memoria collettiva e del raccontare oralmente storie universali. La sfida è stata rendere l’arte del racconto giapponese del kamishibai fruibile all’interno di uno spettacolo teatrale. Lo spettacolo stesso è stato inoltre pensato in duplice versione, in e out door, in spazi di diversa ambientazione, per poter far fronte alle esigenze delle differenti rassegne nazionali in cui è stato ospitato”.
“L’équipe di Teatrop – prosegue ancora Greta Belometti - crede profondamente nell’importanza del giocare, del divertirsi e dello stare insieme: quell’entusiasmo basilare per socializzare che la pandemia ha snaturato e che gli spettacoli della compagnia hanno voluto far riscoprire creando spazi di nuova condivisione fra grandi e piccini”.