Rossano. Celebrata messa in ricordo dell’ex arbitro Gianni Beschin
E’ stata celebrata, sabato 12 febbraio, la Messa nella Chiesa di San Paolo in ricordo dell’ex arbitro internazionale Gianni Beschin che, da diversi anni, viveva a Rossano. Beschin era sposato con Carmelina Curia, cittadina rossanese, dalla quale ha avuto un figlio (Gianni Junior) che, oggi, studia preso l’Università di Perugia.
Alla Messa, celebrata da don Raffaele Forellino (ex arbitro di calcio), hanno preso parte, oltre alla moglie e al figlio Gianni, il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, il Presidente della Sezione AIA (Associazione Italiana Arbitri) di Rossano, Francesco Filomia, il Presidente dell’ASD Rossanese calcio, Abruzzese, il mister e l’intera rosa della Rossanese calcio, diverse società sportive del territorio, ma anche tanti amici.
Beschin, il quale svolgeva il ruolo di direttore generale della Rossanese calcio, era molto apprezzato in città per le sue straordinarie qualità umane e professionali. Persona leale, corretta, educata, gentile, altruista e sempre disponibile con tutti. Beschin (nato a Cologna Veneta il 15 febbraio 1953 ed è venuto a mancare nella Città di Corigliano-Rossano il 12 febbraio 2021 a causa di un malore improvviso) è stato un arbitro di calcio e dirigente sportivo italiano.
Appartenente alla sezione AIA di Legnago, comincia ad arbitrare nel 1973. Di professione gioielliere, nel 1987 viene promosso nella Commissione Arbitri Nazionale (CAN) e, dopo poco più di un anno (precisamente nel mese di novembre 1988), arriva il debutto in Serie A in occasione della gara Atalanta-Pescara. L'anno successivo è decorato con il Premio "Giorgio Bernardi", destinato al miglior giovane arbitro debuttante in Serie A.
Il buon rendimento sui campi gli consente di essere nominato nel gennaio 1992, su proposta del designatore Paolo Casarin, come nuovo arbitro internazionale (assieme ai colleghi Piero Ceccarini e Loris Stafoggia). In Europa ha diretto diverse gare di qualificazioni per l’Europeo, di Europa League e di Coppa delle Coppe. Nel 1992 viene insignito anche del premio "Giovanni Mauro", massimo riconoscimento alla carriera arbitrale. Il suo volto diventa noto al grande pubblico nel 1993, grazie all'apparizione come testimonial nello spot promozionale di Tele+, l'emittente privata che trasmetteva le partite di calcio a pagamento.
Nel 1997, dopo 96 partite dirette in Serie A, presenta le dimissioni. Tra le "classiche" del campionato italiano dirette, si ricordano 2 Juventus-Inter, 1 derby di Roma, 1 Milan-Juventus, 3 Juventus-Roma, 1 Inter-Roma e un derby della Lanterna. In seguito, poi, è stato Direttore Generale del Cosenza Calcio dal 1998 al 2001 e della SPAL nel 2002. Muore il 12 febbraio 2021 a 67 anni a causa di un malore improvviso nel comune unico di Corigliano-Rossano, dove viveva da anni.