Vacantiandu, in scena “Due botte a settimana”

Catanzaro Tempo Libero

È tutto pronto a Lamezia Terme per il terzo appuntamento con la nuova stagione teatrale Vacantiandu realizzata dall’associazione teatrale I Vacantusi in collaborazione con Fita e la direzione artistica di Nico Morelli e Diego Ruiz.

Il Grandinetti domenica 20 febbraio alle 21 ospiterà il comico che travolse il pubblico del piccolo schermo con il suo personaggio della filippina di Claudio Bisio, Marco Marzocca, con lo spettacolo “Due botte a settimana”.

Marzocca firma la regia e il testo di questa commedia con Stefano Sarcinelli, già noti come coppia nel ruolo di commentatori durante la seconda stagione di Takeshi's Castle, il gioco televisivo giapponese diventato popolare in Italia grazie alla Gialappa's Band. In scena con Marzocca e Sarcinelli l’imitatore e cabarettista Leonardo Fiaschi.

La storia di “Due botte a settimana” si svolge all’interno dello studio del produttore Stefano Toro (Stefano Sarcinelli), figlio del Notaio Raimondo (Marco Marzocca). Nello studio di produzione si avvicenderanno tanti personaggi interpretati ora da Marco Marzocca ora dall’eclettico Leonardo Fiaschi, frutto della loro collaudata esperienza comica.

Il risultato è uno spettacolo molto divertente, con un ritmo incalzante e continui colpi di scena che riveleranno, nel secondo atto, il cuore del racconto: il complesso rapporto tra il padre notaio e il figlio Stefano. Ma è anche uno spettacolo che gioca sul rapporto tra finzione e realtà in cui l’attore teatrale, abbattendo quella immaginaria “quarta parete” che divide il palcoscenico dalla platea, cerca un contatto, un dialogo con il pubblico.

Attiva l’iniziativa “Ti invito a teatro” promossa dalla compagnia teatrale I Vacantusi e sostenuta dalla terza commissione consiliare del Comune di Lamezia Terme. L’iniziativa, a cui ha aderito anche la Caritas diocesana di Lamezia, riserva fino a cento biglietti gratuiti per ogni spettacolo ed è rivolta a giovani studenti, a persone anziane e a coloro che appartengono a fasce sociali deboli per offrire loro la possibilità di assistere agli spettacoli dal vivo.