Vicenda Abramo, Centrodestra: “colpita economia crotonese e regionale. Agire subito”
“È una vicenda drammatica che colpisce al cuore l’economia del crotonese e della intera Regione. Per questo è necessario agire insieme subito e insieme con la necessaria determinazione.” È quanto sostiene il centrodestra crotonese che in una nota a firmata da Sergio Torromino (FI), Cataldo Calabretta (Lega), Vincenzo Camposano (Udc), Oreste Gualtieri (Noi con l’Italia), e dai Capi Gruppo Consiglio comunale di Crotone, Antonio Manica e Danilo Arcuri, esprime vicinanza ai lavoratori dell’Abramo CC.
Gli stessi firmatari della nota sostengono che per questi lavoratori “bisogna fare di più, molto di più a Crotone, in Calabria e particolarmente a Roma” e che “non si può ridurre ad una semplice e ordinaria vertenza sindacale che contrappone azienda e dipendenti, è una situazione che, invece, tocca gli interessi della Calabria intera e provoca disperazione e rabbia fra i lavoratori”.
“Questa battaglia deve distinguersi anche per continuità, - sostengono dal centrodestra - non può concludersi con la sola manifestazione di oggi, ma bisogna stare al fianco dei lavoratori fino alla fine della vertenza. Bene hanno fatto gli onorevoli Barbuto e Torromino a richiedere con prontezza l’intervento del Governo e l’incontro al tavolo del Mise, scrivendo al viceministro Todde, che detiene la delega alle crisi aziendali, affinché la questione ritorni ad essere un punto cruciale e non marginale.”
“È necessario che l’intera deputazione calabrese si muova all’unisono – chiosano - per aumentare la pressione sul Mise e su tutto il Governo che non può sottrarsi nel dare una soluzione a questa vicenda. La Regione ed in particolare il suo presidente Roberto Occhiuto deve fare altrettanto ed unire la sua forza ed il suo impegno a difesa di questi lavoratori. Bisogna agire subito, con prontezza ed efficacia, per evitare che anche la straordinaria e partecipata protesta di oggi vada nel dimenticatoio a Roma e a Catanzaro.
Mai come questa volta, ognuno deve fare appieno e completamente il proprio dovere - concludono Torromino, Calabretta, Camposano, Gualtieri, Manica a Arcuri - per evitare che questa crisi si trasformi in una vera e propria bomba sociale. Crotone e la Calabria non possono permetterselo.”