Sentenze aggiustate a Reggio, avvocato condannato a sei anni
Condanna per Armando Veneto, l’avvocato finito a processo per un caso di presunta corruzione in atti giudiziari aggravata dal metodo mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa, per avere tentato di corrompere, secondo l’accusa, un giudice (LEGGI).
Il gup del Tribunale di Reggio Calabria ha infatti accolto le richieste avanzate dalla pm, Veronica Calcagno, e ha quindi inflitto sei anni di reclusione all’imputato, che ha scelto il rito abbreviato.
Condanna anche per gli altri alla sbarra, ovvero Rosario Marcellino, a 4 anni di reclusione; Domenico Bellocco, 6 anni; Giuseppe Consiglio, 6 anni; Vincenzo Albanese, 2 anni.
I fatti risalgono al 2009, quando per l’accusa Veneto avrebbe fatto da tramite con il giudice del Tribunale del riesame di Reggio Calabria, Giancarlo Giusti, per ottenere la scarcerazione di tre persone della cosca Bellocco.
Scarcerazione avvenuta lo stesso mese per Rocco Bellocco, Rocco Gaetano Gallo e Domenico Bellocco e per la quale Giusti, poi suicidatosi nel 2015, avrebbe ricevuto 120mila euro in tre tranche da 40mila euro da parte dei tre.
Per l’accusa, quindi, Veneto avrebbe fatto da tramite tra la cosca e il magistrato, ruolo che sarebbe stato assunto anche da Vincenzo Puntoriero e Gregorio Puntoriero per i quali il processo è in corso di svolgimento.