Cinghiali abbattuti a Reggio Calabria, la Lav chiede “cattura e traslocazione”

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"Chiediamo perciò al Sindaco di Reggio Calabria di annullare la sua ordinanza del 3 marzo, sostituendola con un provvedimento di cattura e traslocazione degli animali e nel contempo chiediamo che provveda a farsi carico delle responsabilità in ordine alla efficace e puntuale rimozione dei rifiuti urbani anche attraverso campagne Pubbliche di informazione". Questa la richiesta protocollata dalla sezione reggina della Lav, al fine di evitare l'abbattimento dei cinghiali.

"Con il pretesto della tutela della sicurezza pubblica, il 3 marzo scorso, il Sindaco di Reggio Calabria ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente che chiede l’intervento della Polizia della Città Metropolitana per procedere all’abbattimento di alcuni cinghiali che si trovano sul territorio comunale, senza neppure tentare misure alternative incruente che rispettino la vita degli animali" ricordano dall'associazione. "Sono tanti i motivi per cui i cinghiali sono da sempre stati additati come problema per l’ambiente e per l’uomo. Nessuno di questi pero’ trova validazioni scientifiche ed etiche. Anzi tutt’altro".

"Quando i cinghiali si avvicinano alle aree urbane, lo fanno esclusivamente perché attratti da fonti di cibo, non certo perché amano frequentare gli esseri umani che sono invece considerati da tutti gli animali selvatici un vero e proprio pericolo dal quale stare il più lontani possible" ricordano ancora una volta. "Se c’è quindi un responsabile della presenza dei cinghiali sul territorio del Comune di Reggio Calabria, questo deve essere ricondotto all'incuria e all’incivilta delle persone che catalizzano incursioni sempre piu frequenti. I rifiuti alimentari abbandonati nei cassonetti e ovunque nelle strade sono infatti un'attrattiva irresistibile per questi ungulati, pertanto un’adeguata gestione della spazzatura scongiurerebbe la maggior parte delle visite cittadine da parte degli animali selvatici e non solo dei cinghiali. È lo stesso Ispra a specificare che la presenza dei cinghiali nelle aree urbane è strettamente legata alla disponibilita di scarti alimentari e rifiuti organici".

"Per evitare le incursioni dei cinghiali, diverse città europee hanno adottato l’uso di cassonetti anti effrazione. Di certo, l’abbattimento degli esemplari non è affatto una soluzione al problema, se non si provvede sulle fonti di cibo, gli animali uccisi saranno ben presto soppiantati da altri loro simili e quindi il Sindaco sarebbe messo di fronte alle proprie responsabilità per non avere saputo gestire una situazione che necessitava di ben altro approccio" conclude la Lav. "I cinghiali possono essere catturati, sterilizzati e trasferiti in aree protette, senza inutile spargimento di sangue".