A Camigliatello riunione del consorzio produttori di patate
Prezzi incontrollati del gasolio, costi dei concimi e degli altri fattori produttivi alle stelle, difficoltà a trovare manodopera. È emerso nel corso di un incontro promosso dal consorzio produttori patate associati che si è svolto a Camigliatello Silano.
I rappresentanti delle organizzazioni di categoria hanno illustrato quali sono le azioni già avviate che sono sul tavolo delle trattative con Governo e Regione Calabria, come ad esempio la possibilità di ristrutturazione dei debiti pregressi con periodo di preammortamento, ben spiegata dal presidente di Coldiretti Franco Aceto, che rappresenta una prima azione concreta per diminuire in questa fase la pressione finanziaria delle imprese. A seguire i contributi di Paola Granata per Confagricoltura e Mario Grillo per la Cia, che hanno manifestato la propria volontà di accelerare la ricerca di soluzioni che favoriscano la tenuta del comparto agricolo.
I produttori chiedono “una visione complessiva, da parte di Regione, Governo e Unione europea, sia di breve periodo, con strumenti atti ad indirizzare alle aziende agricole e agroalimentari una parte delle risorse del Pnrr per attraversare questa fase che rischia di determinare il fallimento di tante imprese, sia di medio lungo periodo, facendo delle scelte che premino chi fa vera produzione agricola di qualità”.
Chiedono che “ognuno faccia la sua parte per intervenire tempestivamente sulle speculazioni, sui rincari eccessivi, per attivare misure immediate utili a iniettare liquidità nel sistema produttivo e più di prospettiva per mirare all’autonomia alimentare” e chiedono di “sostenere la produzione agricola calabrese ed italiana per consentire alle imprese di resistere alla tempesta perfetta ed orientare le risorse a disposizione delle Regioni e del Governo alla produzione primaria”.
Il Consorzio Produttori Patate Associati, raccogliendo il disagio e le preoccupazioni manifestati nelle ultime settimane dagli agricoltori silani, si è fatto promotore di un incontro con le organizzazioni professionali agricole, Coldiretti, CIA e Confagricoltura, con la presenza dei sindaci di Spezzano della Sila e Celico, al fine di capire quali strumenti, quali azioni e quali proposte portare avanti sui tavoli istituzionali per affrontare la grave emergenza economica e finanziaria.
“Abbiamo attraversato due anni di pandemia in cui le aziende, pur di restare faticosamente in piedi, hanno dovuto subire lockdown continui, cambiamenti dei processi aziendali e dei canali di vendita. Nel momento in cui si accendeva qualche speranza di ripartenza, da una parte la Cina che ha comprato il 60% delle materie prime mondiali facendo schizzare i prezzi verso l’alto, dall’altra un conflitto alle porte dell’Unione Europea, ci si è invece resi conto che la ripresa economica è drammaticamente più lontana. Gli eventi stanno determinando una situazione non affrontabile con la sola capacità imprenditoriale. Occorre che ci sia una tutela da parte dello Stato e dell’Europa per salvaguardare l’economia agricola e agroalimentare nazionale”, ha detto Albino Carli, rappresentante del consorzio.