Verzino. Prima l’agguato in campagna, poi l’omicidio in veranda: al vaglio la posizione del suocero
Una vecchia storia relativa a dei presunti maltrattamenti del marito nei confronti della moglie; una storia sfociata finanche in una passata vicenda giudiziaria.
Potrebbe esserci tutto questo alla base dell’omicidio avvenuto stamani nel piccolo centro di Verzino (QUI), quasi 1700 anime nella provincia di Crotone.
La tragedia poco prima dell’ora pranzo di questo sabato 26 marzo. Alle 11.20, nella sua abitazione di via Lenin, il 44enne Luigi Greco, un boscaiolo tra l’altro noto alle forze dell’ordine, è stato colpito a morte nella veranda di casa sua.
Ad ucciderlo i colpi esplosi da un fucile caricato a pallettoni, che è stato poi rinvenuto dai carabinieri nell’abitazione della stessa vittima.
A far fuoco - almeno secondo l’ipotesi investigativa - potrebbe essere stato il suocero, Vito Avenoso, 64enne residente nel palazzo attiguo a Greco e la cui posizione è comunque ancora al vaglio degli inquirenti.
Una vicinanza che da quanto lasciano trapelare i militari dell’Arma, che stanno indagando sull’accaduto, non sarebbe stata facile: tra suocero e genero vi sarebbero stati infatti dei precedenti dissidi familiari scaturiti appunto dalla vicenda relativa ai maltrattamenti che avrebbe subito la figlia di Avenoso.
Forse una lite familiare, dunque, potrebbe esser sfociata in tragedia dopo che il suocero si potrebbe essere armato e avrebbe fatto fuoco all’indirizzo del genero, attingendolo mortalmente al torace; ma ferendo anche il nipote da poco maggiorenne, Francesco Greco, colpito alla testa e ritrovato sulla porta di casa e che è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, dove è attualmente ricoverato in gravi condizioni.
Sempre in base a quanto riferito dagli investigatori, che stanno tentando di ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio, il tutto potrebbe essere partito ed anticipato, addirittura, da un primo tentativo di agguato che sarebbe avvenuto poco prima dell’assassinio, nelle campagne tra Caccuri e Cerenzia, dove la vittima era andata a raccogliere della legna.
Su tutto questo dovranno ora far luce i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina insieme a quelli del Nucleo investigativo del capoluogo, che stanno indagando sotto il coordinamento dal sostituto Pasquale Festa per chiarire il movente dell’omicidio e soprattutto la posizione di Avenoso.