A Castrovillari arriva Slow Food tra i banchi di scuola
Che sapore ha l'olio? E come riconoscere se è buono o meno. Ma soprattutto come scegliere con consapevolezza la qualità di un prodotto? Sono solo alcune delle domande affrontate dalla comunità del cibo per la tutela della cultivar Dolce di Rossano, aderente alla condotta Slow Food Magna Graecia - Pollino, guidata dal fiduciario Andrea Casaleno, che ha incontrato a Castrovillari gli studenti delle classi dell'Iis "Mattei - Pitagora - Calvosa" che partecipano al Pon "La palestra del gusto".
Una esperienza formativa voluta dall'istituto guidato dal dirigente scolastico Bruno Barreca, per offrire ai giovani studenti le competenze trasversali nel campo della gastronomia (Pierluigi Vacca), della pasticceria (Lucia Alia), con incursioni nel mondo del vino (Carmine Sirufo) e dei prodotti del territorio, inserita nel piano didattico dell'alternanza scuola lavoro, che ha visto come tutor del Pon la docente Rossella Rotondaro e con la nutrizionista Benedetta Alberti.
Nel corso dell'incontro con i membri di Slow Food, al quale hanno partecipato i produttori di olio Cesare Renzo e Domenico Rubino e l'olivicoltore Francesco Gabriele, si è illustrato tutto il ciclo di raccolta e di produzione dell'olio extra vergine d'oliva con particolare accenno alla cultivar di Pollino e Sibaritide, stimolando i ragazzi ad una scelta consapevole dei prodotti locali.
"Educare al gusto è per noi fondamentale e ci permette di portare avanti un rapporto sempre più diretto e franco con la nuove generazioni" ha dichiarato Cesare Renzo, portavoce della comunità per la tutela della cultivar Dolce di Rossano. "Come produttori siamo impegnati per la salvaguardia della biodiversità alimentare del territorio e sapere di avere nei giovani validi alleati per la costruzione di una rete consapevole di consumatori ci permette di resistere alle sfide della modernità e del prezzo che sempre più oggi vanno a discapito della qualità e del gusto".
Soddisfatto del percorso didattico offerto agli studenti il dirigente Barreca che nel salutare l'esperienza che volge al termine ha ribadito come "per noi è essenziale offrire ai giovani gli strumenti di districarsi nella filiera dei prodotti che sono ormai ambasciatori della identità alimentare che ci appartiene. Aver incontrato tanti professionisti del settore che operano nel nostro territorio ci ha permesso di mostrare ai ragazzi la ricchezza professionale e alimentare che ci circonda, offrendo loro lo spunto per riflettere su cosa vogliono essere nel futuro che li attende".