Docenti fuori sede, Gentile (Fi): “Fondamentale garantire riavvicinamento alla famiglia”
"Il principio fondamentale che abbiamo inteso tutelare è quello secondo il quale viene stabilito che il personale vincolato può lasciare la sede di titolarità per spostarsi altrove in assegnazione provvisoria, utilizzazione o accettando supplenze su altra tipologia o classe di concorso". Lo spiega il deputato Andrea Gentile, che ha proposto un apposito emendamento per garantire il riavvicinamento dei docenti fuori sede.
"Con emendamento approvato nel corso dell'esame al Senato è stata inserita una specifica disciplina relativa al vincolo di mobilità di permanenza per almeno due anni nell'istituzione scolastica in cui è stato svolto l'anno di formazione iniziale e prova per i docenti che siano stati valutati positivamente al termine del medesimo percorso annuale" spiega l'esponente forzista. "Pertanto è stata introdotta la possibilità, per il docente, di fare domanda di assegnazione provvisoria e utilizzazione nell'ambito della stessa provincia di titolarità e di accettare il conferimento di supplenza per l'intero anno scolastico per altra tipologia o classe di concorso per le quali abbia titolo".
"Ma la norma introdotta limita di fatto la possibilità di assegnazione provvisoria alla provincia di titolarità e pertanto produce una sostanziale condizione di disparità di trattamento a discapito dei docenti fuori sede rendendo loro impossibile l'avvicinamento, seppure temporaneamente, alla sede di provenienza e alla famiglia" ribadisce in conclusione. "Proprio per porre rimedio a questo ingiusto meccanismo legislativo ho prodotto uno specifico ordine del giorno, approvato con mia enorme soddisfazione dall'Aula, che impegna il Governo a valutare l'opportunità di proporre una modifica normativa tesa a rinviare alla contrattazione collettiva la disciplina della mobilità annuale".