Settore forestazione in crisi: il grido d’allarme degli operatori
ANPA-Liberi Agricoltori Calabria e Confcoltivatori Calabria denunciano “il forte aggravamento della crisi del settore della forestazione”.
“Gli ultimi provvedimenti licenziati dalla Regione Calabria – segnalano dall’Anpa e da Confcoltivatori - mettono in crisi uno dei settori più importanti e produttivi della nostra Regione. In concreto si traducono in un vero e proprio attentato alla buona salute del settore boschivo. Si tratta di provvedimenti approvati senza alcuna valutazione preventiva che dimostrano tutta l’incapacità e la superficialità di chi dovrebbe vigilare sulle ricadute negative di alcuni atti nel tessuto produttivo. In Calabria – aggiungoino - abbiamo una superficie boschiva che ricopre il 44% del territorio per un totale di circa 700.000 ettari, vi operano 900 imprese circa e da queste dipendono 15.000 unità.”
ANPA-Liberi Agricoltori Calabria e Confcoltivatori Calabria denunciano, inoltre, che “a fronte di questa importante risorsa, gli atti approvati dalla regione rischiano di portare al default il settore della forestazione.”
"La Giunta Regionale ad aprile 2020 approva il regolamento regionale relativo alla gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale. Dopo qualche giorno dalla pubblicazione – si legge in una nota dell’Anpa e di Confcoltivatori - lo stesso organo è costretto ad annullare la delibera e ritirare il regolamento perché pasticciato e confusionario.
Per evitare sommosse da parte degli operatori forestali si sposta l’approvazione al 31/12/2020 con l’apertura di tavoli tecnici con le organizzazioni professionali.
Arrivati a dicembre la Giunta proroga a giugno 2021 poi ancora rinvia prima a fine anno e poi al 28 aprile 2022. L’altro giorno – prosegue la nota - il tanto atteso regolamento, viene ancora una volta rinviato al 31/12/ 2022! Quindi, una serie di problemi che con l’approvazione del piano si sarebbero risolti oggi restano e si aggravano per tutti i soggetti coinvolti nel settore della forestazione. Per i proprietari di terreni boscati superiori ai 50 ettari c’è l’obbligo di presentare i piani di gestione, con quest’ultimi si pianificano i tagli in un arco temporale che va dai 5 ai 15 anni. Dal 2015 ad oggi non risulta approvato nessun piano!”
“La Giunta Regionale il 28/02/2022 con delibera n° 65 – avanza il comunicato - ha recepito le linee guida nazionali relative alla conservazione degli habitat naturali per cui qualsiasi piano o progetto ricadente in un sito Natura 2000 deve essere assoggettato alla procedura di Valutazione di incidenza Ambientale.
Il testo delle “Linee Guida” approvata senza alcuna norma transitoria è diventato immediatamente esecutivo, questo ha causato il blocco di tutte le richieste di concessioni forestali presentate antecedentemente alla Delibera 65. Si tratta, in sostanza , - chiosa la nota - di tutti i piani forestali presentati dal 2015 al 2022 ricadenti nelle aree natura 2000 che fino all’approvazione della delibera si potevano, comunque, realizzare attraverso la presentazione della SCIA.
Un’altra grossa contraddizione si rileva anche per quanto riguarda l’obbligo della manutenzione dei boschi da parte dei proprietari.
In base alla legge regionale n. 51/2017, tutti i proprietari di superfici agricole e forestali, devono provvedere obbligatoriamente alla manutenzione dei boschi con la creazione delle fasce antincendio; le linee guida prevedono nelle aree ricadenti nei siti Natura 2000 l’obbligo della valutazione dell’incidenza ambientale per qualsiasi attività silvi-colturale, ciò significa che i proprietari delle aree ricadenti in queste zone, , non possono adempiere all’obbligo previsto dalla L. 51/17. Ciò perché, l’assessorato all’ambiente non ancora pubblicato l’elenco delle prevalutazioni relative alle opere non sottoposte alla valutazione dell’incidenza ambientale. Questo modo sbagliato di procedere – conclude la nota - ha prodotto un cortocircuito che ha messo in ginocchio l’intero settore.”
A tal proposito, ANPA e Confcoltivatori hanno richiesto agli assessori ambiente e Agricoltura un incontro al quale parteciperà una delegazione dei proprietari forestali, delle industrie boschive.
“Andremo all’appuntamento e affronteremo la discussione con pacatezza e cordialità - dichiarano Giuseppe Mangone, presidente di ANPA-Liberi Agricoltori e Giovanbattista Benincasa, presidente di Confcoltivatori - con l’obiettivo, però, di portare a casa risultati concreti e rassicuranti, soprattutto per le migliaia di famiglie che stanno vivendo momenti di sconforto e confusione a causa di questa cieca e sorda burocrazia. Se non avremo risposte adeguate non si escludono proteste forti ed energiche.