Torino. Dia: “hanno reimpiegato capitali mafiosi”, sequestrati beni ad imprenditori calabresi
La Direzione Investigativa Antimafia di Torino, ha eseguito tra Volpiano e Chivasso, un sequestro di beni, per un valore che si stima superi i 3 milioni di euro, nei confronti di due fratelli originari del Reggino già rinviati a giudizio per reati associativi nell’ambito di precedenti indagini.
L’attività investigativa ha portato difatti a ricostruire il loro patrimonio, entrambi imprenditori, ed a raccogliere degli elementi tali da considerarli intranei alle strutture di ‘ndrangheta presenti in Piemonte.
Gli inquirenti ritengono inoltre che i due fratelli abbiano anche reimpiegato i capitali provenienti dalle attività illecite di una “locale” piemontese.
La misura di prevenzione patrimoniale, effettuata nei loro confronti così come dei rispettivi familiari stretti e di altri presunti prestanome, ha portato al sequestro delle quote di partecipazione di otto società e di cinque compendi aziendali che operano nella ristorazione e negli alberghi; di undici beni immobili; otto autovetture e di quarantacinque rapporti finanziari.
I decreti sono stati emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale locale su proposta avanzata dal Direttore della Dia e dal Procuratore della Repubblica di Torino.