Violenza sessuale a Cosenza, condannati padre e figlio
Violenze sessuali, il padre abusa della figlia, persino il giorno delle sue nozze. Una storia incredibile, che ha portato alla condanna a sette anni di reclusione per il padre “padrone”, il cosentino A. A. di 73 anni, accusato di aver abusato della figlia dal 1999 al 2006. Insieme a lui è stato condannato, a quattro anni di reclusione, anche il figlio, M. D. P. di 34 anni, insieme al quale un giorno avrebbe violentato la stessa giovane all’interno di una baracca. La giovane sarebbe stata violentata, due ore prima di salire sull’altare, dove è poi giunta accompagnata dal padre “padrone”, che l’avrebbe costretta ad altri rapporti di natura sessuale anche dopo le nozze. I due imputati giudicati ieri per violenza sessuale aggravata e continuata, sono rispettivamente padre e fratello del giovane arrestato pochi giorni fa dai carabinieri della Stazione di Cosenza Principale nel corso dell’operazione “Orchi". Nel corso del processo è stata sentita anche la prima presunta vittima (un’altra figlia) del padre padrone, che ha negato di aver subito gli abusi per il quale il genitore fu condannato, avanzando finanche qualche dubbio sulla credibilità della sorella. Dichiarazione che non ha convinto i giudici cosentini. Il genitore ha sempre negato ogni cosa. In stato confusionale non seppe neanche dire con precisione quante figlie avesse. Gli avvocati Angela D’Elia e Antonio Aloe, difensori dei due imputati condannati ieri, avevano insistito per l’assoluzione. Lette le motivazioni della sentenza ricorreranno in Appello.