Omicidio Gigliotti. Presunto assassino chiede l’abbreviato, a luglio l’udienza di discussione
Si è svolta oggi, innanzi al Tribunale di Lamezia Terme, l’udienza preliminare per l’omicidio di Domenico Maria Gigliotti (QUI), avvenuto nella città della Piana nel gennaio del 2015.
Nel corso dell’udienza, l’imputato Marco Gallo, 36 anni, (difeso dagli Avvocati Antonio Mancuso e Francesco Siclari), ritenuto responsabile dell’assassinio e della distruzione del cadavere dell’imprenditore lametino (QUI), si è dichiarato estraneo all’omicidio ed ha formulato richiesta di giudizio abbreviato.
Si sono anche costituite parti civili nel processo il padre e la sorella della vittima, difesi rispettivamente dagli Avvocati Salvatore Cerra e Lucio Canzoniere.
Il giudice, a seguito della definizione del rito, ha quindi rinviato al 14 luglio prossimo, per l'udienza di discussione.
Gallo, come si ricorderà, è accusato di aver ucciso e dato alle fiamme l’imprenditore edile Gigliotti poiché - secondo le accuse – il 36enne avrebbe versato 1100 euro per una crociera mai fatta all’agenzia di viaggi gestita dalla moglie della vittima.
Sarebbe stato proprio l’incasso dell’anticipo, nonché la mancata restituzione dello stesso a scatenare la violenta reazione dell’imputato che, già nel mese di ottobre 2014, avrebbe esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione della famiglia Gigliotti.
Ma il movente dell’efferato delitto - secondo le indagini dirette dal pm Santo Melidona e condotte dalla Sezione investigativa del Commissariato di Lamezia Terme e dalla Squadra Mobile di Catanzaro - sarebbe riconducibile anche a presunte avances sessuali di Gigliotti nei confronti della moglie di Gallo, da cui sarebbe nata una discussione col presunto killer al culmine della quale la vittima avrebbe pesantemente malmenato il 36enne, circostanza smentita da quest’ultimo nel corso dell’interrogatorio di garanzia.