Rassegna letteraria dei Maestri del Lavoro, primo premio a Francesco Ielo
All’interno del 37mo Convegno Nazionale della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, organizzato per la prima volta in Calabria, a Tropea, dal 26 al 29 maggio scorsi, è stata promossa e realizzata un’interessante ed innovativa Rassegna letteraria di poesia, racconti ed arte (pittura e scultura), aperta ai contributi di tutti i Maestri del lavoro.
L’iniziativa, che ha registrato in ogni Sezione un notevole successo di adesioni, mirava a far emergere un altro aspetto della figura dell’Mdl, oltre quello più noto della competenza, della dedizione, della conoscenza, della passione, doti tutte riconosciute perché realizzate in maniera eccellente nel mondo del lavoro.
Ed infatti attraverso le espressioni artistiche presentate nella rassegna, è emerso un mondo di ricche e diverse sensibilità, ricordi lontani e profonde riflessioni, eclettiche e versatili forme d’arte che hanno finalmente trovato la modalità di emergere dal cuore di ogni Min maniera limpida e condivisa, tanto da dar vita ad un libro raffinato dal titolo: “Il lato Artistico e Culturale dei Maestri del Lavoro”.
Nella Sezione C, dedicata ai racconti, il 1° Premio è stato assegnato a Francesco Ielo, nato a Reggio Calabria il 14 maggio 1923, Maestro del Lavoro dal 1993 e insignito del Premio San Giorgio Città di Reggio Calabria nel 2016.
Francesco Ielo ha presentato nel racconto dal titolo “Reminiscenze su alcuni avvenimenti del periodo 1930- 1950” preziose pagine di storia, vissute da testimone diretto.
Ad una nostra domanda sul perché abbia scritto questo racconto ha affermato: “Ho letto sulla nostra rivista Magistero del Lavoro sia del Convegno sia della Rassegna letteraria e ho pensato che fosse il momento buono per ricordare alcuni avvenimenti, i più importanti, che ho vissuto in quegli anni. Quel periodo è stato per me e per moltissimi calabresi molto difficile: miseria, fame, analfabetismo, sporcizia, malattie, ingiustizie e prepotenze. Mancavano acquedotti, fognature, strade, scuole, ospedali. E poi la guerra: i bombardamenti, il terrore, le privazioni, gli sfollati. Si ricominciò a vivere con la fine della guerra, ma vorrei che quelle atrocità non fossero dimenticate e non si ripetessero più”.
La targa di assegnazione del 1° premio è stata consegnata a Ielo presso la sua abitazione, nella mattinata del 3 giugno, dal Console Metropolitano di Reggio Calabria MdL Nicola Morabito e dal Vice Console MdL Francesca Giglietta e del Tesoriere Lorenzo Scordino in rappresentanza del Consiglio Direttivo. Presente il Console Emerito Mario Martino.
Il vincitore ha voluto condividere la sua gioia con due figli, la nuora e due nipoti residenti per motivi di lavoro fuori Reggio ed accorse dal nonno per abbracciarlo e sostenerlo in un momento così emozionante.
Non senza commozione, Francesco Ielo ha dedicato il premio all’adorata moglie Rosa Maria Palumbo, sposata nel 1943 e conosciuta nel paese di San Lorenzo, dove egli, appena diplomato, iniziò la sua carriera di segretario comunale.
Successivamente, nel 1950, la coppia si trasferì a Reggio Calabria, nuova sede di lavoro di Ielo, vincitore di un concorso alle Ferrovie dello Stato.
Una vita coniugale lunga e felice, durata 74 anni, allietata dalla nascita di tre figli, improntata sul sostegno reciproco e su una curiosità intellettuale inesauribile, che portò Francesco a conseguire la laurea in lettere nel 1960 e la moglie a dedicarsi con passione alla lettura dei maggiori scrittori russi.
Nella stanza da letto di Francesco Ielo, fra tanti libri e ricordi, in un angolo riservato fa bella mostra di sé una Olivetti Studio 44, celebre macchina per scrivere meccanica realizzata nel 1952, sua instancabile compagna di lavoro, a cui ha dedicato di recente questi versi: “finché io posso continuo ad usarti, e fino a quando qualcosa ho da dirti, continuo sempre ad amarti sempre continuo a ringraziarti”.
E poiché Ielo ha festeggiato da poco i suoi primi 99 anni, auguriamo a lui e alla sua preziosa macchina da scrivere una feconda produzione letteraria per molti anni ancora.