Omicidio Vangeli, Prostamo condannato a trent’anni
Antonio Prostamo è stato condannato a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Francesco Vangeli (QUI), l’allora 26enne di Scaliti di Filandari, nel vibonese, scomparso di primi d’ottobre del 2018 e che gli inquirenti ritengono ormai caduto vittima di un caso di lupara bianca.
La sentenza per Prostamo, 32enne di San Giovanni di Mileto, è arrivata ieri dai giudici della Corte d’Assise di Catanzaro e dopo che l’accusa aveva chiesto per lui l’ergastolo.
Cadute a suo carico, però, le aggravanti della mafiosità e della premeditazione: secondo i magistrati, difatti, l’assassinio di Vangeli sarebbe stato commesso d’impeto e da ricondurre ad un delitto passionale.
La tesi già avanzata a suo tempo dagli inquirenti è che la vittima possa aver pagato con la sua vita l’aver conteso una ragazza ad un altro uomo, probabilmente legato ad ambienti della criminalità organizzata (QUI).
La ricostruzione degli investigatori ipotizza che il 26enne sia stato dapprima ucciso a colpi di fucile, poi avvolto in un sacco di plastica e infine gettato nel fiume Mesima; da qui sarebbe stato trascinato dalle correnti fino in mare per non essere più ritrovato.
Il tutto sarebbe avvenuto nel buio della notte, tra il 9 e il 10 ottobre di quattro anni fa, da quando sparì nel nulla
Coinvolto anche il fratello di Prostamo, Giuseppe, di 35 anni, anch’egli di San Giovanni di Mileto, che è stato già condannato dal Gup, in primo grado, a 30 anni di carcere al termine del processo celebrato con rito abbreviato.