Crotone. La maggioranza regge grazie al consigliere di minoranza, approvati Pef e aumento Tari

Crotone Politica

Diciassette dovevano essere i consiglieri determinanti per le sorti della maggioranza guidata dal sindaco Vincenzo Voce nella seduta di oggi del consiglio comunale, e tanti puntualmente sono stati.

Il problema, però, è che nella maggioranza c’è stata un’assenza, seppur giustificata: quella di Floriana Mungari, e così, per mantenere il numero legale è arrivato in soccorso Mario Megna, che tecnicamente siede negli scranni dell’opposizione.

In effetti lo stesso Megna, coerente con il suo ruolo, ha votato contro tutti e quattro i punti discussi ed approvati nella seduta di ieri, ma la sua presenza è stata essenziale per la prosecuzione dei lavori.

Parliamo di quel Mario Megna che nelle scorse settimane aveva tenuto una conferenza stampa insieme al collega Antonio Manica ed al parlamentare Sergio Torromino annunciando proprio di voler “soccorrere” Voce, ma poi – com’è noto - non se ne fece più nulla (QUI).

Quanto all’Assise di ieri, infatti, nel momento di affrontare i punti più salienti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula, proprio perché la maggioranza poteva contare solo su sedici componenti, uno in meno del necessario.

Ma determinanti per Voce sono stati anche i rientri dei due consiglieri cosiddetti “dissidenti” di Un’altra Crotone, Nicola Corigliano e Vincenzo Familiari, che avevano già annunciato il loro ritorno in maggioranza.

Sta di fatto che, però, proprio com’è emerso in questa seduta, la stessa maggioranza è ancora appesa ad un filo e visti i punti da discutere nel prossimo futuro, tra cui il bilancio di previsione, un incidente di percorso può sempre nascondersi dietro l’angolo.

Intanto il civico consesso ha approvato il Pef e le tariffe della Tari, che saranno aumentate, in base alle direttive dell’autorità Arera, che comporteranno maggiori esborsi per i cittadini crotonesi.

Ed a proposito di rifiuti, il sindaco - giusto per non farsi mancar nulla - ha annunciato che si sta riproponendo l’ennesima ed ormai endemica emergenza in tal senso, sottolineando che tra poco più di un giorno il Comune non saprà dove conferire la monnezza ed evocando una ordinanza contingibile e urgente che sa tanto di déjà vu.