Risparmio idrico, anche a Cassano ordinanza per evitare gli sprechi
Per sensibilizzare la cittadinanza a limitare il consumo di acqua potabile, durante la stagione estiva, soprattutto per scopi diversi da quello del consumo umano, il sindaco di Cassano All’Ionio ha emanato un’apposita ordinanza.
L’atto si è reso necessario in considerazione della carenza idrica durante il periodo della bella stagione, derivante anche dall’elevato consumo dell’acqua pubblica che non consente il raggiungimento di un livello di accumulo dell’acqua nei serbatoi principali sufficiente a garantire il rifornimento alle zone più critiche della città. Una decisione necessaria anche in virtù della siccità che sta attanagliando la sibaritide, l’alto e il basso Ionio, la regione e gran parte del Paese.
A tale riguardo, è stata rilevata la necessità di dover regolamentare il consumo dell’acqua pubblica della rete idrica dell’intero territorio comunale, al fine di garantire una soddisfacente erogazione per usi domestici a tutte le utenze presenti sul territorio, impedendo abusi di qualsiasi genere. Pertanto, a tutela della salute pubblica, viene fatto divieto dell’utilizzo dell’acqua per usi diversi di quelli domestici e potabili quali: irrigazione di orti e giardini, lavaggio di automobili, e altro uso improprio.
Richiamando le norme in materia, il sindaco Gianni Papasso ha ordinato, in via cautelativa, in tutto il territorio comunale, fino a nuova disposizione, il divieto di utilizzare l’acqua potabile per usi diversi da quelli igienico-sanitari e domestici, e in particolare per il lavaggio di autoveicoli (esclusi gli usi commerciali e industriali), il lavaggio di spazi ed aree private, riempimento di piscine private e altri usi impropri.
L’ordinanza, dichiarata immediatamente esecutiva, oltre alla pubblicazione sul sito internet dell’ente locale e alla divulgazione a mezzo degli organi di stampa, ai fini della vigilanza e dell’esecuzione, è stata trasmessa alla Polizia Locale, alla locale compagnia dei Carabinieri, al gruppo Guardia di Finanza di Sibari, al commissariato di Polizia di Castrovillari e a chiunque spetti per legge, oltre che all’Ufficio Tecnico Comunale. La violazione dell’ordinanza comporterà l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 500 euro.