Troppi cinghiali, Coldiretti: “Alleanza tra il mondo agricolo e venatorio per risolvere il problema”

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"Non vorremmo che durante questa stagione turistica, come successo qualche anno fa in una nota località balneare della Calabria dove un cinghiale faceva il bagno e altri erano sulla riva, accadesse quello che è successo in questi giorni a Genova dove una donna è stata morsa in spiaggia da un cinghiale. La situazione è diventata ingovernabile sulla presenza dei cinghiali nelle città, paesi e campagne dove, ormai è notorio, causano incidenti anche mortali, un pericolo per la popolazione e le coltivazioni. Occorre attivare subito un piano di abbattimenti, come richiesto dagli assessori delle Regioni italiane con la protesta contro i ritardi nell’applicazione delle due modifiche alla legge sulla caccia annunciate dal Governo", è quanto afferma Coldiretti Calabria.

"Infatti, le Regioni contestano la bozza di decreto interministeriale che prevedeva l'ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle stesse di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette di fatto è rimasta lettera morta. Non si può nonostante gli impegni del Governo Nazionale lasciare tutto in uno stato di indeterminatezza. Occorrono certezze", sottolinea l'associazione.

"Coldiretti nella consapevolezza che il problema è molto serio, domani mercoledì 13 luglio, alle ore 10.30 a Palazzo Rospigliosi a Roma darà vita assieme al CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura) alla prima alleanza tra il mondo agricolo e il mondo venatorio e della gestione faunistica per salvare campagne, città e strade dall’assedio dei selvatici. È paradossale che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di più per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici. Ma ci sono anche agricoltori e cittadini che hanno addirittura perso la vita a causa dei cinghiali e in un paese normale ciò non dovrebbe essere possibile. La stessa maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate e servono dunque interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali", conclude il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto.