Crotone. Cerrelli e Cavallo (PeI): Comune baratta finanziamenti in cambio di migranti
“È sconcertante che il Comune di Crotone, invece di trovare adeguate soluzioni a favore delle sacche di povertà presenti sul nostro territorio, con i conseguenti problemi di coesione e sicurezza sociale, abbia inteso intraprendere e rafforzare un progetto ideologico che, con il pretesto di prestare accoglienza ai migranti, renderà sempre di più la città di Crotone come uno dei campi profughi più grandi d’Europa. Non sorprende, infatti, che l’amministrazione …, non avendo vere e forti idee di sviluppo del nostro territorio, cerchi di barattare finanziamenti ministeriali in cambio di una invasione di migranti sul nostro territorio”.
È quanto scrivono in una nota Giancarlo Cerrelli e Marisa Luana Cavallo, rispettivamente Presidente e Consigliere comunale di “Popolo e Identità” Crotone riferendosi alla volontà espressa dalla Giunta Comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi, di proseguire gli interventi di accoglienza integrata previsti dal sistema Siproimi/Sai per gli stranieri titolari di protezione internazionale (QUI).
“Se avvengono continui sbarchi sulle nostre coste un giorno sì e l’altro pure – rincarano infatti gli esponenti di PeI - è anche perché Crotone è stata candidata dall’amministrazione comunale, come centro privilegiato per l’accoglienza dei migranti. Prova di ciò è la domanda, presentata in questi giorni, da parte dell’Amministrazione comunale, volta a reiterare la richiesta di finanziamenti provenienti dal fondo nazionale per le politiche ed i sevizi dell’asilo e di funzionamento del Sistema di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (Siproimi)”.
Per Cerrelli e Cavallo, con questa richiesta l’Amministrazione comunale avrebbe fatto “una scelta di campo, scegliendo di far parte della rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo”.
Ciò che però affermano di stigmatizzare i due rappresentanti di Popolo e Identità, “non è l’accoglienza di quei rifugiati, che hanno il pieno diritto di essere protetti e accolti, ma il fatto che l’Amministrazione comunale … - oltre a fare della città di Pitagora un centro privilegiato per gli sbarchi dei migranti, così rendendola di fatto uno dei più grandi campi profughi d’Europa – favorisca in modo implicito il business dei migranti”.
“L’Amministrazione di Crotone pensi piuttosto a progetti concreti di coesione e integrazione sociale a favore delle fasce deboli della popolazione, anche perché l’attenzione ai crotonesi dovrebbe essere il compito prioritario dell’amministrazione comunale, che invece pensa ideologicamente ai lontani, per gli ingenti finanziamenti che riceve” concludono Giancarlo Cerrelli e Marisa Luana Cavallo.