Iaquinta, un calabrese alla conquista del Mondiale 2006

Calabria Tempo Libero

Non c’è dubbio che tra gli attaccanti che sono rimasti maggiormente nel cuore dei tifosi italiani che hanno assistito alla vittoria del Mondiale nel luglio di ben sedici anni fa, c’è anche Vincenzo Iaquinta. Pallino di Marcello Lippi, è riuscito a raggiungere le convocazioni per il torneo calcistico più importante in tutto il mondo grazie ad una stagione eccellente con la maglia dell’Udinese.

Gli appassionati delle scommesse online sanno alla perfezione come la compagine friulana fu un vero e proprio trampolino di lancio verso grandi traguardi per Iaquinta. Crotonese, nato nel 1979, l’ascesa verso il calcio che conta per il buon Vincenzo è iniziata con la maglia del Reggiolo, con cui ha militato fino al 1998, anno in cui si è trasferito al Padova.

Un giocatore fondamentale a Udine

Non c’è dubbio che il Mondiale che è più fresco nella mente degli italiani, ovvero quello del 2006 in cui gli azzurri hanno conquistato un primo posto forse anche impronosticabile alla partenza, travolti dagli scandali relativi a Calciopoli e nel bel mezzo di una tempesta mediatica, è stato anche una sorpresa per Vincenzo Iaquinta.

I numeri che è stato in grado di scrivere con la sua prima maglia bianconera, ovvero quella dell’Udinese, hanno permesso a Iaquinta di guadagnarsi la fiducia di Lippi e, di conseguenza, la convocazione con il gruppo che ha poi vinto il Mondiale.

In effetti, non bisogna certo avere delle remore nel definire Iaquinta come uno dei più importanti calciatori che sono stati lanciati sul grande palcoscenico da parte della compagine friulana, da fine anni Novanta ad oggi. Solo a pensare che solo sei anni più tardi del suo biennio con la maglia del Castel di Sangro, dove ha siglato 8 gol in 52 presenze, Iaquinta si è portato a casa una medaglia d’oro di campione del mondo, viene davvero da pensare a una favola.

La grande determinazione, ma anche la versatilità e la resistenza fisica di Iaquinta hanno avuto senz’altro un ruolo fondamentale per la sua affermazione. Con la maglia dell’Udinese ha siglato la bellezza di 69 reti in 205 presenze. In quel periodo ha fatto indubbiamente le fortune della compagine friulana, soprattutto potendo schierare in attacco, in sua compagnia, due giocatori molto agili, rapidi e scattanti come Di Michele e Totò Di Natale.

L’esordio in Champions League e l’approdo alla Juve

Tra l’altro, praticamente l’anno precedente rispetto alla vittoria del Mondiale con gli azzurri, Iaquinta conosce anche un altro grande palcoscenico. In un exploit che rimarrà negli annali della storia dell’Udinese, la squadra friulana riesce a guadagnarsi la convocazione in Champions League. E l’esordio di Iaquinta nella massima competizione europea è arrivato davvero con il botto, dal momento che nel settembre del 2005 ha messo a segno una tripletta. Non sono mancate le polemiche dopo quella partita, con Iaquinta che finisce pure fuori squadra temporaneamente. Poco tempo dopo viene reintegrato e segna immediatamente nella partita in cui ritorna in campo, contro la Lazio.

Un’esperienza unica quella con la maglia dell’Udinese, che gli ha permesso di raggiungere il Mondiale di calcio e poi un’altra maglia bianconera, ovvero quella della Juventus. Come al solito, i debutti di Iaquinta, dopo aver segnato subito al Mondiale nella sfida contro il Ghana, pochi minuti dopo essere entrato in campo, sono sfavillanti. Anche con la Juve questo trend non cambia, dal momento che nell’esordio in campionato contro il Livorno mette a segno una doppietta. Con la maglia della Vecchia Signora, Iaquinta ha siglato ben 40 gol in 108 presenze, nonostante diversi problemi fisici che l’hanno limitato e non poco nelle annate alla Juve. La stagione migliore in bianconero? Il 2008-09 è foriero di tanti gol, visto che ne segna ben 12 in 28 partite.