Strongoli. Consiglio “infuocato”, Gallo mette alle strette Bruno sul bilancio
Un altro Consiglio Comunale apparso un po’ caotico quello svoltosi giovedì scorso, 28 luglio, per i Consiglieri di maggioranza del Comune di Strongoli.
Il Sindaco Sergio Bruno - che dopo il “tagliando” alla Giunta ha tenuto a se le deleghe ai Lavori pubblici, Urbanistica, Bilancio e Programmazione - è sembrato infatti in grande difficoltà una volta sottoposto alle stringenti domande dei Consiglieri di minoranza proprio su argomentazioni che riguardano il bilancio comunale.
E è stato proprio l’ex assessore al bilancio, Stefano Gallo, passato dalla maggioranza al gruppo misto dopo la sua esautorazione (QUI), a mettere alla prova le competenze del suo sostituto apparso a molti di inadeguata preparazione.
La prima domanda, precisa e centrata, entra subito nel merito e riguarda il primo punto all’ordine del giorno, ovvero il disavanzo di gestione 2021, provvedimento di ripiano ai sensi dell’articolo 188 del D. Lgs 267/2022.
Gallo - oramai in netta contrapposizione al Sindaco e all’intera di maggioranza - ha chiesto più volte a Bruno di spiegare come si sia generato il disavanzo, un argomento d’altronde già trattato nel Consiglio comunale del 30 aprile scorso ed in cui il Sindaco vantava una maggioranza risicata, giusto quella necessaria a garantirgli il numero legale.
Ed in questo senso l’ex assessore, tra le altre cose, ci ha voluto evidenziare come che in sede di civico consesso, Bruno non gli abbia riconosciuto i meriti per avergli allora “salvato” la maggioranza “evitatogli un’ulteriore figuraccia. Una persona per niente riconoscente” chiosa Gallo.
Tornando alla discussione, il primo cittadino dopo la domanda è sembrato arrampicarsi sugli specchi non rispondendo all’interrogativo sul disavanzo e lasciando così insoddisfatta l’intera platea sia dei consiglieri che del pubblico presente in aula o comunque collegato in rete.
In soccorso del sindaco solamente il segretario del Pd cittadino, il consigliere Salvatore Codispoti, che ha dapprima esordito con argomentazioni culinarie: per evidenziare la sua esperienza pubblica ha fatto presente agli astanti, infatti, come sia solito mangiare, tutti i giorni, pasta e politica e non già pasta e sugo o al pesto (?).
Poi, nel suo intervento, ha accusato il suo ex compagno di maggioranza, Gallo appunto, per far marcia indietro subito dopo la risposta dell’ex assessore al bilancio ammettendo la sua ignoranza in materia.
Il punto all’ordine del giorno, alla fine, è stato approvato ma ancora una volta col solo consenso della maggioranza e, soprattutto, senza nessuna risposta ai quesiti posti dai consiglieri Stefano Gallo, Nunzio Cotrone e Ferdinando Greco.
Lo stesso Gallo, sostituito in giunta presumibilmente per un mero regolamento di conti politici, ha contestato al Sindaco anche argomenti inerenti al secondo punto all’ordine del giorno, ovvero sulle proposte di variazione al bilancio di previsione adoperate.
Il consigliere del gruppo misto ha infatti dichiarato come “infondate e non veritiere le presunte entrare considerate, in particolare quelle relative ai proventi ed ai diritti da attività di mercati e fiere per 10mila euro e quelle sull’occupazione del suolo pubblico per 11.560 euro”, entrate che secondo Gallo non sarebbero comparabili con i dati del bilancio consuntivo 2021.
“Il Bilancio di previsione – ha spiegato l’ex assessore al bilancio - è di natura prettamente politica. Nel contestare le scelte adottate nel secondo punto all’ordine ho fatto rilevare che in un particolare momento di crisi economica come quello che contraddistingue il mondo intero, è superfluo destinare altri 12 mila euro ad impegni per promozioni varie, stimando altresì inadeguati ed insufficienti i 12 mila euro destinati all’acquisto di uno scuolabus. Causa più nobile e molto più importante per l’intera collettività. Manchevoli anche in questo caso, le risposte del Sindaco relatore”.
Gallo, nel precedente Consesso, ed insieme agli altri Consiglieri di minoranza, aveva anche rilevato come a suo avviso fosse inadeguata la modifica apportata al regolamento comunale adottato dalla Commissione Prefettizia, documento che aveva definito “imparziale, basato sulle validità delle iniziative e riguardante la concessione di contributi ad Enti Pubblici e soggetti Privati per attività ed iniziative nei settori culturali, sportivi, sociali e turistici”, ribadisce.
L’ex assessore spiega infatti come lo stesso regolamento, prima della variazione, “al fine di evitare ‘comode’ concessioni di contributi a favore di associazioni senza finalità di lucro, prevedeva un co-finanziamento della spesa nella misura del 50% tra Ente ed associazione” mentre ora, dopo la modifica, non porrebbe “vincoli e condizioni in nessuna misura di stanziamento”.
“Avranno sbagliato i Commissari ad approvare tale regolamento o tutto ciò sarà funzionale alla maggioranza Bruno per favorire, eventualmente, un condizionato clientelismo sociale?” si domanda infine Stefano Gallo.