Scilla, sequestrati oltre mille chili di cibo avariato: una denuncia

Reggio Calabria Cronaca

Il legale rappresentante di due stabilimenti balneari è stato denunciato a piede libero dai Carabinieri della stazione di Scilla, a seguito di un controllo mirato dei Nas svolto sull'intera fascia costiera che si affaccia sullo Stretto.

Un controllo che si è concluso il 14 agosto scorso, e che ha portato al sequestro di ben 1.300 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Il tutto è nato dal fatto che alcuni militari hanno notato come i gestori dei lidi servissero ai propri clienti dei cibi che non venivano prodotti in loco, bensì trasportati e conservati nel portabagagli di un'auto. Circostanza assolutamente non idonea, viste anche le alte temperature estive.

Successivi accertamenti hanno portato alla scoperta di un capannone ubicato nei pressi dello svincolo autostradale, all'interno del quale era stato allestito un deposito di alimenti, un laboratorio ed una cucina: il tutto era privo di qualsiasi autorizzazione.

Ma ancor più grave è stata la condizione riscontrata all'interno dello stabile, direttamente riconducibile ai gestori dei lidi.

Dentro numerosi congelatori a pozzetto erano stipate grandi quantità di prodotti ittici, circa una tonnellata tra pesce spada e calamari, assieme a preparati di pesce, di verdure e prodotti da forno.

Il tutto era conservato senza alcuna indicazione e senza alcuna etichetta che potesse evidenziarne la provenienza.

Gli accertamenti dei dipartimento prevenzione dell'Asp hanno poi messo in luce il cattivo stato di conservazione dei prodotti - che si presentavano con un colore evidentemente avariato, smorto, ed eccessivamente mollicci al tatto - ma anche le cattive pratiche in cucina: i prodotti venivano scongelati tramite immersione in acqua, pratica altamente rischiosa che può portare alla proliferazione di batteri, vista la mancanza di un abbattitore di temperatura.

Ad aggravare ulteriormente il quadro, il fatto che i prodotti venissero cucinati e nuovamente congelati, per poi finire nei piatti dei clienti dei lidi balneari: li i militari hanno sequestrato ulteriori cento chili di cibo che stava per essere somministrato agli ignati bagnanti.

Tutto il cibo sequestrato è stato distrutto, mentre alcuni alimenti sono stati posti sotto sequestro penale. Un uomo è stato denunciato a piede libero e sanzionato per 6 mila euro, mentre l'intera attività illecita è stata sospesa.