Cosenza dice addio a mons. Nolè: “padre e fratello” della sua comunità
Cosenza, e la Calabria, hanno tributato l’ultimo saluto a mons. Francescoantonio Nolè. Si sono celebrati infatti nella cattedrale di Cosenza, questo pomeriggio alle 15, i funerali dell’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, deceduto giovedì scorso, all’età di 74 anni, al Policlinico Gemelli di Roma (QUI), stroncato da un brutto male.
“Abbiamo pregato tanto perché tu potessi tornare tra noi, ma il Signore ti ha chiamato sulla croce” ha detto in apertura della celebrazione funebre don Gianni Citrigno, vicario generale della diocesi bruzia, definendo mons. Nolé “Un padre e un fratello … per noi”.
La santa messa in suo onore è stata officiata dall’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria, mons. Fortunato Morrone, mentre a mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo metropolita di Potenza, è stata affidata l’omelia nella quale non ha mancato di apostrofare il suo ventennale amico come persona “buona, sincera e paterna”.
Cattedrale evidentemente affollata di fedeli, così come di istituzioni, con le massime autorità civili, militari e religiose della regione, tra cui il presidente della Giunta Roberto Occhiuto, per porgere l’addio al proprio pastore.
“La chiesa di Cosenza-Bisignano - ha difatti evidenziato mons. Ligorio - sente e vive certamente la mancanza del pastore che l’ha guidata in questi anni”.
“L'arcidiocesi che oggi piange la dipartita non è più povera” ha però sottolineato l’arcivescovo di Potenza; “Anzi – ha ribadito - è più ricca di una testimonianza da custodire e fare fruttificare con memoria riconoscente, perché il suo pastore è stato messo alla prova ed è stato trovato fedele".
L’omelia ha subito anche un piccolo fuoriprogramma, il malore di un carabiniere che prestava servizio di picchetto, soccorso dai sanitari del 118, e che ha interrotto l’omelia per qualche minuto.
La salma di Mons. Nolè sarà tumulata nel cimitero di Potenza, città natale dell’arcivescovo.