Calabria in Guscio. Agricoltori, banche e Regione “credono” nella nocciola: già impiantati 80 ettari
“Nonostante la pandemia e la crisi internazionale, il progetto Nocciola Italia in Calabria va avanti e contiamo di impiantare in Calabria altri 100 ettari di noccioleti nel 2023. Obiettivi che si possono raggiungere se al nostro fianco avremo le istituzioni, a partire dalla Regione Calabria e gli istituti di credito”.
Lo ha detto il presidente della Rete di Imprese Mario Caligiuri nel corso dell’annuale riunione dei soci di Calabria in Guscio che promuove il progetto Nocciola Italia, tenutasi in Lattarico, nel cosentino.
La Rete, nata nel 2019, vanta ad oggi oltre 80 associati, tutte imprese agricole che hanno impiantato i noccioleti su circa 100 ettari tra le province di Cosenza, Catanzaro, Vibo e Crotone, impianti che in parte, ed a breve andranno in produzione.
“Nonostante l’annata siccitosa in Italia – ha spiegato Caligiuri - l’installazione di impianti d’irrigazione efficienti, consentirà agli associati calabresi di avere una maggiore produttività e quindi una resa maggiore dei nostri noccioleti, rispetto ai colleghi del centro e del nord Italia.”
La Calabria in guscio, quale maggiore organizzazione corilicola regionale per estensione, precisa il socio Putrino, attraverso l’ausilio degli agronomi convenzionati, ha già validato dei nuovi appezzamenti di terreno per circa 80 ettari, ed attivando le misure del Piano di sviluppo rurale della Regione Calabria e del Contratto di Filiera del ministero si conta di arrivare ad impiantare 100 ettari nel 2023 e si raddoppiare la produzione nei prossimi 4 anni.
“L’investimento del nocciolo abbiamo sperimentato - spiega ancora - ha un arco temporale di attesa per la raccolta del frutto che varia dai 3 ai 4 anni, a seconda dell’areale di produzione e dal quinto anno inizia ad essere remunerativa la fase di raccolta. Il contratto sottoscritto con il Gruppo Ferrero consente agli imprenditori di avere un prezzo minimo garantito ed indicizzato sulla vendita del 75% del prodotto”.
Nel corso della tavola rotonda che è seguita all’assemblea e dal titolo “Il progetto nocciolo-Italia: opportunità per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e di qualità” è intervenuto Franco Belmonte, direttore CIA Calabria, che ha invitato le istituzioni a stare vicino agli imprenditori agricoli in questo periodo di grande difficoltà per l’aumento dei costi energetici e delle materie prime.
“Siamo stati lungimiranti ad accogliere la proposta di Ferrero – ha sottolineato Belmonte - quando altri erano scettici. Parliamo di un gruppo aziendale di primo piano serio per l’impegno sociale ed etico che consente agli imprenditori di sviluppare le aziende sapendo che il prodotto è già collocato.”
Un elemento questo che piace molto alle banche. “Ci vogliamo essere, per noi è un settore sfidante” – hanno detto Salvatore Amato direttore di Agribusiness Campania sud e Calabria del gruppo Intesa San Paolo, Giuseppe Ripoli direttore dell’area di Cosenza e provincia, che ha illustrato alla platea la filosofia della nuova struttura creata dal gruppo bancario per essere sempre al fianco delle imprese agricole.
Il direttore generale del Dipartimento l’Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, ha ammesso che all’inizio era “scettico di questo progetto, ho cambiato idea” e ha spiegato i motivi: “Nel 2007 abbiamo finanziato un polo corilicolo di qualità, spontaneo di imprenditori che, dopo anni, non sono riusciti a fare l’aggregazione che avete fatto voi in soli 3 anni. Le due iniziative possono tranquillamente convivere sul territorio regionale, voi fate una produzione moderna, che non sta catturando persone che già stanno nel settore agricolo, ma nuove imprese e date valore aggiunto alla terra in modo diverso, spesso valorizzando i terreni incolti, ponendo un interessante elemento di diversificazione”.
La Regione, su iniziativa dell’assessore Gallo, ha emanato un bando per la frutta a guscio per aumentarne la produzione regionale, sempre più utilizzate dall’industria dolciaria e nelle diete salutiste.
La senatrice di Forza Italia Fulvia Caligiuri, presente anche nella veste di imprenditrice, ha rivendicato il ruolo avuto in Parlamento affinché il ministero emanasse Bandi di Filiera per strutturare il settore, dalla produzione alla commercializzazione. “La Calabria ha bisogno di buoni esempi e questo progetto lo è, perché mette insieme imprenditori, banche, Regione e un colosso come Ferrero che da certezza nel raggiungimento degli obiettivi”.
Per il Gruppo Ferrero è intervenuto l’agronomo Francesco Adduci, responsabile area sud che accompagna e sostiene la rete d’impresa nella formazione degli addetti in questo percorso di crescita di questa nuova coltura.
Nel corso dell’evento è stato previsto e ben accolto, anche, l’assaggio del primo raccolto di nocciole ad opera dei soci che hanno impiantato le prime piante nel 2019.