Il fico d’india Senzaspine: l’innovativa startup del bio al festival dell’ospitalità
SenzaSpine, l’innovativa start-up del bio, ha partecipato al Festival dell’Ospitalità, il più grande evento del Mezzogiorno dedicato al settore dell’Ospitalità e del Turismo, presentando la propria esperienza d’impresa, tesa alla promozione di un modello di sviluppo orientato alla sostenibilità e alla solidarietà, capace di scoprire le risorse nascoste e meno valorizzate del territorio, come può essere il fico d’india.
Il Festival, svoltosi a Nicotera, è stato infatti occasione per ridiscutere i concetti di ospitalità, opportunità e promozione e si è posto come cassa di risonanza per divulgare conoscenza, far vivere esperienze, condividere idee e culture.
SenzaSpine, infatti, è un presidio di innovazione, che presenta un paradigma d’impresa differente all’interno della filiera agroalimentare di qualità, forte anche della collaborazione con Imadec, spin-off dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria per la prototipazione dei prodotti, per lo studio delle loro proprietà e la validazione dei processi produttivi.
“Crediamo nello sviluppo attraverso la ricerca – ha dichiarato la presidente Cecilia Vigilanti - SenzaSpine ha vinto la call ‘The Economy of Francesco’, promossa dalla Conferenza Episcopale Calabra e da Oltre Open Innovation Hub, con l’advisory strategico di Entopan. Crediamo molto in un modello di ecologia integrale in economia”.
“Le connessioni sono oggi imprescindibili per vivere i luoghi in modo creativo e dinamico – continua la Presidente di SenzaSpine – per questo puntiamo al lavoro di rete e all’importanza di un’imprenditoria dall’alto impatto sociale, che da un lato dia occupazione “legale” e offra percorsi di reinserimento lavorativo, dall’altro porti avanti una filiera dal basso impatto ambientale, che faccia degli scarti una risorsa”.
La VII edizione del Festival dell’Ospitalità non a caso ha evidenziato una nuova dimensione dell’abitare, l’“Abitare connessi”, e richiamato l’attenzione dei partecipanti sulle connessioni e l’innovazione nella sua accezione di rinnovamento della tradizione, della memoria. Radici e rami del resto fanno parte dello stesso albero.
Nel corso della tavola rotonda sugli strumenti finanziari di supporto alla creazione di nuove imprese, si sono richiamati tutti questi temi grazie agli interventi di Fabrizio Minnella di Fondazione Con il Sud, Sebastiano Barbanti presidente della Bcc Calabria ulteriore, Simona Spagna, delegata alla cultura di Banca Etica, Vitaliano Papillo del Gal Terre Vibonesi, Natale Santacroce e Valentina Marta per i giovani di Confindustria Vibo Valentia e Fabio Badolato revenue manager.
Per SenzaSpine è stata presente Alessia Devoli, la quale ha sottolineato la necessità di percorsi di incubazione ed accompagnamento rivolti ai giovani che vogliano investire sull’imprenditoria e restare in questa regione, ma con uno sguardo ed una tensione diretti verso l’innovazione e la cooperazione con altre realtà.
La sfida dei prossimi anni si terrà sul piano dell’economia circolare e dell’autenticità per SenzaSpine, l’innata “riciclabilità” della pianta del fico d’india porta infatti l’impresa ad una produzione zero waste, in cui tutti gli scarti della produzione vengono utilizzati in ulteriori cicli produttivi.