Calabria: tasso di disoccupazione tra i più alti d’Europa
Secondo i dati Istat, la Calabria presenta un tasso di disoccupazione più alto di tutte le altre regioni italiane. La media nazionale è del 9,7%, mentre in Calabria il tasso è il doppio: il 18,4%, una percentuale riferita a tutte le fasce di età.
Tasso più alto per la fascia d’età 15-29 anni
Andando ad analizzare i dati più in profondità si nota come questo dato diventi molto più alto nella fascia d'età tra i 15 e i 29 anni e tra i più alti d'Europa, insieme a Sicilia e Campania. Secondo gli stessi dati, infatti, in Calabria la disoccupazione è intorno al 40% in questa fascia d'età. In media, in queste regioni, una persona su cinque risulta disoccupata.
Questi sono i dati peggiori in Italia, oltre ad essere anche tra i peggiori in Europa. Il quadro non è tra i più rosei che si possono avere, ma questo sicuramente non deve scoraggiare dato che comunque, per quanto piccolo, margine di miglioramento c'è stato rispetto al 2020.
Dispersione scolastica: come arginare il problema
La disoccupazione corre a braccetto con la formazione scolastica, che purtroppo trova in queste regioni un alto tasso di dispersione scolastica, rendendo la regione la seconda in Italia per abbandono precoce. Spesso i ragazzi non riescono a sostenere i costi di una laurea fuori sede, perché a quelli di istruzione si aggiungono quelli della vita quotidiana.
Un buon metodo formativo che concilia abbattimento dei costi e formazione adeguata è l’università telematica. Su piattaforme informative come ad esempio AteneiOnline, si può cercare comodamente il corso che fa più al caso proprio con tutte le caratteristiche annesse. Un aspetto rilevante è l’equipollenza tra i titoli di studio tradizionali e molti dei titoli online, che vengono riconosciuti dal MIUR. Ciò consente di studiare direttamente da casa, con le tempistiche che si ritengono più idonee e abbattendo grandi costi.
In Calabria, il 9,7% degli studenti che completano le superiori si trovano in una condizione implicita di impossibilità allo studio, allo stesso tempo però non trovano lavoro proprio per la mancanza di studi. Alcuni studi di Save the Children evidenziano come questi dati, anche se in miglioramento, sono comunque tra i peggiori d'Italia. Questo è uno dei fattori che maggiormente comporta l'abbandono scolastico e che spinge sempre più giovani a scegliere lo studio online.