Italia sempre più cashless: Vibo Valentia in testa nel Mezzogiorno
In Italia aumenta l'uso delle carte di credito, ma nel quadro europeo ha molto da recuperare: infatti, il Paese si trova al terzultimo posto per transazioni pro-capite.
Il governo italiano caldeggia l’utilizzo delle carte di pagamento e ha elaborato diverse iniziative per invogliare i cittadini all'utilizzo delle stesse.
E-payment contro l’evasione: gli strumenti più usati
Uno degli obiettivi principali che stanno dietro all’incoraggiamento dell’uso di strumenti di pagamento cashless è la riduzione dell'evasione fiscale. Tale fenomeno ha un peso importante per l’economia del Paese: secondo quanto riportato nella nota di aggiornamento del DEF, infatti, il valore del sommerso economico in Italia nel 2019 ha sfiorato i 100 miliardi di euro.
Un recente esempio di provvedimento contro l’evasione fiscale è stata l'introduzione del POS obbligatorio dal 30 giugno 2022, unitamente agli incentivi per il suo utilizzo come il credito d'imposta sulle commissioni al 30%.
L’uso crescente delle carte di pagamento rappresenta un passo importante in questa direzione: nel 2021, le carte di credito attive in Italia erano 15,2 milioni per un valore di transazioni pari a 84,6 Mld di euro.
Tra le carte di pagamento più diffuse in assoluto troviamo le prepagate, semplici da ottenere (in quanto non richiedono garanzie, al contrario delle carte di credito) e comode da utilizzare, in particolare per la tecnologia contactless. Scegliere l’opzione più adatta per le proprie tasche non è difficile: basta infatti andare sui siti di settore e consultare delle guide approfondite sulle migliori carte prepagate tra quelle in circolazione.
In questo contesto, la Calabria sta dimostrando di adeguarsi bene ai tempi, soprattutto nel settore turistico: Vibo Valentia è infatti tra le province più cashless del Mezzogiorno. Questo perché il settore turistico è un aspetto rilevante per l’economia locale e i turisti prediligono l’uso delle carte, preferendo questo strumento di pagamento al contante.
Oltre alle carte stanno prendendo sempre più piede anche i pagamenti da dispositivi mobile (ossia tramite smartphone e tablet), ma anche via smart objects (facenti parte dell’Internet of Things) e accessori wearable (come smartwatch e smartband) che sfruttano la tecnologia NFC.
Italia cashless entro il 2050: come cambieranno i pagamenti
Nel primo semestre del 2022 è stata registrata una forte crescita sia delle carte di credito opzione/rateali (+16,8%) sia del numero delle transazioni (+10,8%).
L'Italia negli ultimi tre anni ha fatto un salto di qualità per quanto riguarda i processi di digitalizzazione, tanto da far ipotizzare che entro il 2050 il Paese sarà completamente cashless.
Se la pandemia ha dato una spinta decisiva alla digitalizzazione e all’applicazione di numerose innovazioni tecnologiche utili per diversi settori, le recenti misure del PNRR2 del Governo sono volte proprio a disincentivare l'uso dei contanti e a incoraggiare ulteriormente l’uso di strumenti di pagamento digitali e tracciati.
Secondo gli esperti, gli strumenti che caratterizzeranno indubbiamente il futuro ci sono i pagamenti “device-free”, che non richiedono alcun dispositivo per finalizzare gli acquisti. Pagamenti elettronici di questo tipo sfruttano la biometria (riconoscimento facciale, vocale o tramite impronte digitali) o prevedono un addebito automatico senza la necessità di svolgere alcuna operazione.