“Reset”, scambio elettorale. Le motivazioni del Tdr su Manna: “insussistenti indizi di colpevolezza”

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Marcello Manna

I gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato di scambio elettorale politico-mafioso sono “Insussistenti”. È quanto si legge nelle motivazioni con cui a fine settembre scorso il Tribunale del Riesame di Catanzaro aveva rimesso in libertà il sindaco di Rende - ora sospeso per la Legge Severino - Marcello Manna (QUI) coinvolto nell’inchiesta Reset (QUI) [AM1] e finito allora agli arresti domiciliari (QUI).

Il Collegio del Tdr, viene scritto nella stessa motivazione, “ritiene che la condotta addebitata al Manna non sia sussumibile nella fattispecie di cui all'art. 416 ter c.p. (lo scambio elettorale politico-mafioso, ndr) difettando, allo stato, qualsivoglia elemento su cui fondare la partecipazione del ricorrente a tale specifico accordo illecito” proseguendo dicendo che “si riscontrano addirittura elementi contrari alla sussistenza di tale sinallagma”.

“Oggi si è attestata la mia estraneità ai fatti in fase cautelare. L’augurio è che ora tale vicenda possa trovare conclusione definitiva al più presto e si ripristini finalmente l’ordine delle cose”, ha commentato lo stesso Manna appena notificatogli il provvedimento in cui vengono depositate le motivazioni.