Ingerenze mafiose, il Cdm scioglie il Comune di Cosoleto
Un altro Comune calabrese sciolto per presunte ingerenze mafiose: si tratta di Cosoleto, piccolo centro di poco meno di 800 abitanti nella provincia di Reggio Calabria.
La decisione è stata presa ieri dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che – si legge in una nota – “in con considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata” ha così deliberato lo scioglimento sia di Cosoleto che di Anzio, in provincia di Roma, affidandone la gestione a commissioni straordinarie nominate appositamente per un periodo di 18 mesi.
Affidato ad una commissione straordinaria anche il Comune di Nettuno, sempre nella provincia romanda, il cui Consiglio comunale era stato sciolto il 30 giugno scorso per non ha approvato il rendiconto di gestione del 2021.